Cena nello Spazio con lo chef Rasmus Munk

A cena nello spazio

Nel 2025, otto fortunati avranno l’opportunità unica di partecipare alla prima cena spaziale della storia, a bordo della Spaceship Neptune. Questa cena, che si svolgerà a oltre trenta chilometri dalla Terra, sarà curata da Rasmus Munk, lo chef doppia stella Michelin dell’Alchemist di Copenaghen. Nota per la sua cucina “olistica” che fonde arte, musica, tecnologia visiva e scienza, la cena promette di essere un’esperienza senza pari, estendendosi oltre il semplice atto del mangiare. Oltre alla sua esclusività e al suo costo elevato—circa mezzo milione di euro a persona—questa cena contribuirà anche a una causa nobile: tutti i proventi saranno infatti devoluti al Space Prize Foundation per promuovere la parità di genere nella scienza e nella tecnologia.

Dolci di carnevale in ciociaria

Frittelle rinascimentali

Frittelle rinascimentali Un gusto del Rinascimento Italiano Esplora la storia di questa ricetta, un dolce che rispecchia l’arte e la cultura del Rinascimento italiano. Scopri come questi dolci hanno attraversato i secoli. Immaginatevi di passeggiare tra le vivaci strade di una città italiana del Rinascimento , dove arte, cultura e gastronomia si intrecciano sotto il mecenatismo dei potenti. Le Frittelle Rinascimentali, nate durante le celebrazioni carnevalesche, sono un simbolo di questa era straordinaria. La storia delle frittelle rinascimentali Hanno origini nobili, risalenti ai banchetti delle corti rinascimentali. Creazioni di Bartolomeo Scappi, famoso cuoco al servizio di Papa Pio V, questi dolci erano un tempo esclusivi delle élite, ma oggi sono diventati un piacere accessibile a tutti. Ingredienti e simbolismo Queste frittelle sono una ricca combinazione di uvetta, cedrini e pinoli. Oltre ad essere deliziose, erano un’espressione dell’opulenza e del fascino del Rinascimento, simboleggiano l’abbondanza e la gioia delle celebrazioni carnevalesche. Rinascimento in cucina Mentre artisti e filosofi ridefinivano la bellezza e il pensiero, cuochi come Scappi reinventavano la gastronomia. Questi dolci sono un esempio di come il Rinascimento abbia influenzato non solo l’arte e la filosofia, ma anche la cucina. Ricetta tradizionale e la sua evoluzione La ricetta è stata tramandata attraverso i secoli, con lievi variazioni che riflettono le influenze culturali e regionali. Ricreare questa ricetta oggi significa celebrare l’eredità di un’epoca in cui ogni aspetto della vita era intriso di bellezza e innovazione. Le Frittelle sono più che un semplice dolce; sono un viaggio nella storia, un’esplorazione dei sapori e degli aromi che hanno deliziato le corti rinascimentali. Celebrando questa ricetta, celebriamo un’era di creatività e splendore senza tempo. Immaginatevi di passeggiare tra le vivaci strade di una città italiana del Rinascimento, dove l’arte e la cultura fioriscono sotto il mecenatismo dei potenti. In questo contesto, durante le celebrazioni carnevalesche, …

chef cristina todaro

Rapa e rapanelli

Rapa e rapanelli Lasciatevi incantare dal fascino semplice ma sofisticato della Rapa e Rapanelli, una ricetta che celebra l’armonia tra sapori terrosi e note pungenti. In questo piatto, l’umile sedano rapa si trasforma in un capolavoro culinario, mentre i vivaci rapanelli rossi aggiungono un tocco di colore e freschezza. Un connubio perfetto, arricchito dalla croccantezza della scarola riccia e dalla delicatezza della farina di mandorle, che crea un equilibrio sorprendente di texture e sapori. Ogni ingrediente è scelto con cura per avvolgere il tutto in un abbraccio caloroso. In poche parole, questa ricetta non è solo un piatto da gustare, ma un’esperienza sensoriale che celebra la bellezza della natura e la creatività in cucina. Perfetta per un pasto tra amici o una cena in famiglia, Rapa e Rapanelli è una testimonianza dell’amore per la buona cucina e la condivisione. Nell’arte culinaria, come nella vita, si trovano accostamenti sorprendenti che risvegliano i sensi e rinnovano le esperienze. Come disse brillantemente Brillat-Savarin, “La scoperta di un nuovo piatto fa più per la felicità del genere umano che la scoperta di una stella”. Ecco perché questa ricetta è un viaggio di scoperte gustative, unendo la rusticità del sedano rapa con la vivacità dei rapanelli in un piatto che delizia tanto l’occhio quanto il palato.  

Carnevale con un riso di Cristina todaro

Sfumature di Riso

Sfumature di Riso Un carnevale di sapori La ricetta che danza tra gusto e colore Nel cuore del Carnevale , una festa che da secoli incanta con la sua esplosione di colori e gioia, nasce una ricetta che cattura l’essenza stessa di questa celebrazione: “Sfumature di Riso”. Più che un semplice piatto, rappresenta un vero e proprio viaggio culinario, un percorso dove ogni ingrediente danza al ritmo del Carnevale, esplodendo in un carnevale di sapori che celebra l’arte culinaria italiana. Questa ricetta è un trionfo di sapori e colori, una vera e propria mascherata gastronomica dove il riso si trasforma nel protagonista indiscusso, guidando i commensali in un’avventura di gusto e fantasia. Proprio come in una mascherata veneziana, dove ogni maschera e costume nasconde una storia unica, così ogni ingrediente in “Sfumature di Riso” racconta una parte del vasto e ricco patrimonio culinario italiano. Per quattro persone, la tavolozza di ingredienti si compone di elementi selezionati con cura, ognuno contribuendo al quadro generale con la propria unicità.   Un carnevale di sapori Il Carnevale, con il suo trionfo di colori e allegria, non è solo una festa per gli occhi, ma anche per il palato. Come in una mascherata veneziana, dove ogni costume racconta una storia, anche questo piatto racchiude un racconto fatto di colori e sapori. Lasciate che il riso, il protagonista, vi guidi in questo viaggio culinario, dove ogni ingrediente aggiunge un tocco di magia, proprio come in una festa di Carnevale.

L'impegno del Frantoio Cerquozzi

L’impegno del Frantoio Cerquozzi

L’impegno del Frantoio Cerquozzi Qualità e accessibilità dell’olio extravergine di oliva In un contesto in cui i prezzi dell’olio extravergine di oliva hanno registrato un incremento significativo, come dimostrato dai recenti dati di ISMEA e dalle Borse Merci di Bari e Milano, la preoccupazione dei consumatori è comprensibile. Presso il Frantoio Cerquozzi , comprendiamo queste sfide e ci impegniamo a mantenere i costi dell’olio extravergine di oliva il più accessibili possibile, senza compromettere la qualità che i nostri clienti meritano. L’olio extravergine di oliva nel rispetto del budget dei consumatori La recente tendenza al rialzo dei prezzi è un riflesso della scarsità di prodotto e della sua alta qualità. Il nostro olio extravergine di oliva non è solo un prodotto, ma una promessa di salute e benessere, arricchito da proprietà antiossidanti e parte integrante della dieta mediterranea. Riconosciamo l’importanza di rendere questo “oro verde” disponibile a tutti, sostenendo così la salute dei consumatori e l’economia locale. Bilanciamento tra qualità e accessibilità: la missione del Frantoio Cerquozzi Al Frantoio Cerquozzi , siamo consapevoli che il principio “paghi per ciò che ottieni” si applica anche ai nostri prodotti. Tuttavia, ci impegniamo a trovare un equilibrio tra mantenere l’alta qualità del nostro olio e renderlo accessibile. Questo impegno ci vede costantemente alla ricerca di metodi per ottimizzare i costi di produzione e distribuzione, garantendo che il prezzo rimanga ragionevole per i nostri clienti. Olio extravergine di oliva: un investimento nella salute e nel benessere Capendo le sfide economiche attuali, incoraggiamo i nostri consumatori a vedere l’acquisto del nostro olio extravergine di oliva non solo come una spesa, ma come un investimento nella loro salute e nel benessere collettivo. Il nostro obiettivo è quello di assicurare che anche con un utilizzo moderato, i benefici di un olio di alta qualità possano essere goduti da tutti. Un investimento nella …

Copertina febbraio di Ciociaria & Cucina

Un febbraio gustoso vi aspetta con Ciociaria&Cucina

Un febbraio gustoso vi aspetta con Ciociaria&Cucina Cari amici di Ciociaria&Cucina, Preparatevi a un Febbraio indimenticabile con il nostro ultimo numero, ricco di sapori, tradizioni e innovazioni culinarie che eleveranno la vostra esperienza gastronomica. Ecco alcuni highlights di ciò che troverete: ? 30 Anni di eccellenza con Ristor Impianti : Celebrate con noi tre decadi di successi e scoprite il lavoro svolto insiema con Angelo PO, un viaggio nel tempo e nella gastronomia di qualità. ? La magia della fermentazione: Marie Joveneau vi svelerà i segreti della fermentazione, arricchiti da una sua ricetta esclusiva sui crauti. ? L’oro verde della Ciociaria: Il Frantoio Cerquozzi condivide il suo impegno per un olio extravergine di oliva superiore, essenziale per ogni appassionato di cucina. ? Dolcezze di carnevale: Ricette dolci, creative e perfette per ogni età, per portare la magia del Carnevale direttamente a casa vostra. ?‍? Piccoli chef, grandi avventure: Un’opportunità per i vostri bambini di imparare giocando in cucina, tra farina e zucchero. ? Un tuffo nelle tradizioni: Scoprite i “fini fini” di Frosinone attraverso il Pastificio Gizzi, una ricetta che è un vero e proprio tuffo nella storia e nella tradizione. ? Vino e alta cucina: Sara Sepahi esplora la sinergia tra vino e alta cucina, offrendovi consigli per abbinamenti indimenticabili. ❤️ San Valentino: Trasformate il vostro San Valentino in qualcosa di speciale con le nostre ricette romantiche e suggerimenti per una serata indimenticabile. Non perdete l’edizione di febbraio di Ciociaria&Cucina. Ogni pagina è un’invitazione a esplorare e a celebrare la ricchezza gastronomica della nostra amata terra. ? Clicca qui per leggere il nuovo numero www.ciociariaecucina.it/magazine/ Vi auguriamo una buona lettura e un meraviglioso viaggio culinario!

Ciociaria: una terra ancora tutta da scoprire

Una terra ancora tutta da scoprire

  Ciociaria: una terra ancora tutta da scoprire Una terra ancora tutta da scoprire Un focus sulle dimore storiche del territorio ciociaro Nel corso del 2024, esploreremo la storia di dimore storiche . Come abbiamo fatto per i castelli, dedicheremo un articolo a una dimora storica ogni mese. Molte di queste dimore sono di proprietà privata, ma alcuni proprietari organizzano visite guidate per condividere la storia e la bellezza di questi luoghi con chi desidera fare un salto nel passato. Alcune sono state trasformate in ristoranti o alberghi, altre sono state abbandonate, ma tutte hanno storie affascinanti che vi sorprenderanno e vi offriranno una nuova prospettiva su questa incredibile terra, la Ciociaria. Attraverso questa rubrica, i lettori avranno l’opportunità di scoprire nuove prospettive su questa incredibile terra, apprezzandone il patrimonio storico e culturale e le storie uniche che ogni dimora ha da raccontare. Questo viaggio nella Ciociaria promette di essere un’avventura affascinante nel tempo, che unisce la storia antica con le testimonianze e i racconti di oggi. Argyl, l’uomo di Ceprano Che la Ciociaria sia un’incredibile risorsa è sempre stato chiaro fin dai tempi più remoti, quando le diverse antiche popolazioni che l’hanno scoperta, hanno deciso di abitare le sue terre arboree e ricche di fiumi. Basti pensare ad Argyl, l’uomo di Ceprano che è stato rinvenuto a Pofi ed è uno dei fossili umani più antichi mai scoperti in Italia e tra i più antichi in Europa. Il suo ritrovamento ci ha fatto viaggiare con la mente di 800 – 900 mila anni, inducendoci a pensare che già all’epoca le nostre terre fossero abitate. Volsci, ernici, sanniti e etruschi Le popolazioni antiche che conosciamo bene riguardano i Volsci e gli Ernici che arrivarono dall’Abruzzo, i Sanniti dal Molise o dalla Campania, mentre gli etruschi arrivarono fino alla zona del cassinate. Ognuna di queste popolazioni ha giocato un …

dal patricano

Dal Patricano

Dal Patricano Un trionfo di gusto, relax e benessere Nel cuore dell’ eccellenza culinaria, alberghiera e del benessere , sorge “Dal Patricano”, una struttura che trascende la nozione convenzionale di albergo per divenire un santuario di piacere sensoriale. Una fusione armoniosa di ristorante, hotel e spa, questo luogo è un inno all’indimenticabile esperienza del vivere bene. Un’esperienza culinaria incomparabile Al Ristorante “Dal Patricano”, i sapori tradizionali si sposano con l’innovazione. Sedetevi a tavola e lasciatevi catturare dai profumi e dai gusti delle pietanze: dagli antipasti di verdure grigliate, prosciutto di Bassiano e mozzarella di bufala di Amaseno, fino ai primi piatti di pasta fresca fatta in casa. Un paradiso per gli amanti della carne, con una selezione che spazia dalla scottona Nazionale al bisonte Canadese, ogni boccone è una celebrazione del gusto. Vini che raccontano storie La carta dei vini è un viaggio attraverso i vigneti italiani, con un occhio di riguardo alle etichette del Lazio. Ogni vino è accuratamente scelto per complementare e esaltare i sapori dei piatti, creando un connubio perfetto tra cibo e bevanda. Comfort e stile nell’hotel L’ Hotel “Dal Patricano” offre un rifugio di pace e comfort. Ogni camera, con arredi moderni e dotata di ogni comfort necessario, è progettata per assicurare un riposo profondo e rigenerante. L’accesso diretto al giardino dalle camere doppie aggiunge un tocco di serenità, mentre il servizio ristorante assicura un’esperienza culinaria anche al di fuori del ristorante principale. Una SPA per il corpo e l’anima La Spa è un’oasi di relax con piscine circolari e varie postazioni per massaggi. L’esperienza si arricchisce con la biosauna, l’Hammam, le docce emozionali e la crioterapia, offrendo un percorso di benessere completo. La Himalaya Room, con il suo letto d’acqua e pareti di sale Himalayano, è il luogo ideale per concludere il viaggio di rigenerazione. “Dal Patricano” è una destinazione che promette e …

AppuntiGastrosofici il mondo del cioccolato

AppuntiGastrosofici: il mondo del cioccolato

AppuntiGastrosofici: il mondo del cioccolato Il viaggio Gastrosofico del cioccolato Un sapore che racconta storie In una fredda serata invernale, c’è qualcosa di magicamente confortante nel gustare un pezzo di cioccolato . Questo gesto semplice, familiare a molti, è in realtà un ponte verso storie e culture lontane. Ogni boccone di cioccolato è una pagina di storia, un viaggio attraverso i secoli che connette antiche civiltà con il presente. Il cioccolato non è solo un piacere per il palato, ma un narratore silenzioso di storie di cambiamenti sociali, di incontri tra culture diverse e di evoluzioni gastronomiche. Ogni quadretto di cioccolato che si scioglie in bocca è un invito a esplorare un mondo ricco di storia e tradizione. La storia antica del cioccolato Il cioccolato ha origini che si perdono nella notte dei tempi, radicate nelle antiche civiltà delle Americhe. Per i Maya e gli Aztechi, il cioccolato era ben più di una semplice bevanda o un alimento. Era un elemento sacro, un privilegio delle élite, un dono degli dei. La parola stessa, “chocolate“, significa “acqua amara” nelle lingue native delle Americhe. La preparazione del cioccolato in queste culture era un processo complesso e ritualistico, che richiedeva l’uso di semi di cacao macinati e mescolati con spezie come il peperoncino, e a volte arricchiti con miele o mais. Queste bevande, lontane dal dolce gusto del cioccolato moderno, erano amare, speziate e venivano consumate in occasioni speciali, come cerimonie religiose o banchetti reali. La bevanda era talmente preziosa che i chicchi di cacao venivano usati anche come moneta. Il cioccolato era, quindi, un simbolo di potere, ricchezza e divinità, legato a credenze religiose e status sociale. L’evoluzione europea Quando il cioccolato attraversò l’Atlantico e giunse in Europa nel XVI secolo , iniziò un nuovo capitolo della sua storia. Introdotta in Spagna dai conquistadores, la bevanda di cacao dovette subire diverse modifiche per adattarsi ai …

Da Fausto al Miralago Eventi e Ricevimenti Un'oasi di benessere a Sperlonga

Da Fausto al Miralago Eventi e Ricevimenti

Da Fausto al Miralago Eventi e Ricevimenti Un’oasi di benessere a Sperlonga Nel cuore di Sperlonga, una destinazione che incanta per la sua natura incontaminata e la sua ricca storia, sorge un luogo di magia e raffinatezza: Da Fausto al Miralago Eventi e Ricevimenti. Questo non è solo un hotel, ma una porta verso un’esperienza unica di relax, natura e gastronomia di alto livello, magistralmente gestita dal rinomato chef Fausto Ferrante. Con una storia di successo nel mondo culinario, Fausto Ferrante porta la sua maestria e passione nel cuore di questo luogo incantevole. Oltre a gestire il suo ristorante nel centro di Fondi, chef Ferrante ha scelto questa meravigliosa location a Sperlonga per ospitare eventi memorabili. Che si tratti di un matrimonio, di una riunione di famiglia o di un evento aziendale, ogni occasione diventa unica grazie all’ambiente elegante e all’attenzione ai dettagli che caratterizzano ogni angolo di questo luogo. La location è un vero e proprio rifugio al caos frenetico delle città. Immersa nel verde lussureggiante e circondata dalle acque cristalline dei laghi S. Puoto e Lago Lungo, offre un panorama mozzafiato che si fonde armoniosamente con l’architettura raffinata e l’ambiente accogliente dell’albergo. Ogni stanza, ogni spazio è pensato per garantire la massima tranquillità e confort agli ospiti, permettendo loro di immergersi completamente nella pace e nella bellezza del luogo. Ma la vera anima di questa location è la cucina. Chef Ferrante, con la sua esperienza e creatività, offre un menù che celebra i migliori sapori della tradizione del territorio, arricchiti da un tocco moderno e innovativo. Ogni piatto è una scoperta, un viaggio attraverso i gusti e i profumi del territorio, preparato con ingredienti freschi e di alta qualità. Al Miralago non è solo una location, è un’esperienza che tocca tutti i sensi. È un invito a godersi …

Cucina per piccoli cuochi: una responsabilità condivisa

Cucina per piccoli cuochi: una responsabilità condivisa

Cucina per piccoli cuochi: una responsabilità condivisa Cucina per piccoli cuochi: una responsabilità condivisa Come maestra cuciniera e psicologa per l’infanzia, voglio guidarvi in un viaggio attraverso il quale potrete insegnare ai vostri figli l’importanza di una sana alimentazione, sviluppando al contempo le loro capacità e la loro creatività. In questa rubrica “Gusti favola per piccoli cuochi” sottolineiamo che il tempo trascorso in cucina con i figli è una responsabilità condivisa tra i papà e le mamme. In un mondo in cui le mamme sono sempre più coinvolte nel mondo del lavoro, è importante riconoscere che la condivisione delle responsabilità domestiche e della crescita dei figli è essenziale per il benessere della famiglia . Cucinare insieme ai propri figli non è solo un modo per preparare deliziosi piatti, ma anche un’opportunità per creare legami duraturi e insegnare importanti lezioni di vita. I papà sono stimolati a partecipare attivamente in cucina, dimostrando ai loro figli che l’amore, la condivisione e l’apprendimento non conoscono barriere di genere. Questo coinvolgimento dei papà nelle attività culinarie non solo offre alle mamme un aiuto prezioso, ma offre anche ai bambini un modello di comportamento positivo. Vedendo entrambi i genitori impegnati nella cucina di casa, i bambini apprenderanno l’importanza della collaborazione e dell’uguaglianza di genere fin da giovani. In sintesi, nella cucina di casa, il tempo di qualità trascorso con i figli è un impegno condiviso che rafforza i legami familiari e promuove l’equità tra i genitori. I papà sono incoraggiati a svolgere un ruolo attivo in questa esperienza culinaria e a contribuire al benessere e allo sviluppo dei propri figli. Il valore educativo della cucina per i bambini La cucina è un ambiente ricco di stimoli educativi per i bambini . Mentre impastano, mescolano o decorano, stanno non solo migliorando le loro capacità motorie, ma stanno anche imparando concetti come quantità, sequenze …

Seven, nella vita c’è più rigore che nel sogno

Nella vita c’è più rigore che nel sogno

Nella vita c’è più rigore che nel sogno “Il signor L. Prosser era, come si suol  dire , soltanto  umano . In altre  parole  era una forma di  vita  bipede a base carbonio,  discendente  da una  scimmia .” D.Adams Ci sono luoghi dell’anima dove tutto è possibile. Dove incontri persone che, al di là della differenza dei gusti, la vedono nello stesso modo. Ovviamente non si parla di pensiero unico. Tutt’altro. Stiamo parlando di medesima visione della vita. Uno sguardo che va oltre. Oltre tutti. Che attraversa momenti difficili, difficoltà di ogni tipo, giorni neri, periodi duri. Tutto rimane fuori della porta d’ingresso. Della sala prove, della camera dove ascoltiamo musica, dello studiolo, dell’angolo appositamente ritagliato. Quel luogo dove non ci sono o, non ci dovrebbero essere, giudizi, prese di posizione preconcette. Dove tutti siamo uguali, nessuno è migliore di un altro. Il posto in cui tutti hanno qualcosa da dire e moltissimi sono interessati ad ascoltare. Un’alba dai mille colori che è espressione di ciò che scorre e avviene dentro, nel profondo. Seven L’ Autostoppista con il suo Taccuino è arrivato sulle colline del sub-comprensorio dell’Alto Orvietano, dove c’è un piccolo borgo, Monteleone d’Orvieto. Alle sue porte Andrea e Michele hanno riprodotto i tratti di quello che era il loro sogno: Seven Restaurant. Un luogo per il convivio dove, come affermato da Michel de Montaigne alla conclusione di un’agape tra amici “L’arte di cenare bene non è cosa da poco, Il piacere di farlo non è un piacere da poco”. Sogno era, ma realtà è: Porcini arrosto con foglia di alloro. Non c’è rottura e alterità alcuna tra le due dimensioni e il territorio supporta l’assenza di contrasti. E’ grazie all’abbinamento con il Ciliegiolo (uve 100% Ciliegiolo) della Cantina Pomario, azienda vitivinicola poco distante dal Ristorante che potremmo pensare che il mondo reale sia avvolto come un sogno da un …

Sbriciolata Guarcinese Una dolce sinfonia di tradizione e innovazione

Sbriciolata guarcinese

Sbriciolata Guarcinese Una dolce sinfonia di tradizione e innovazione La Sbriciolata Guarcinese è un vero e proprio inno alla dolcezza, una squisita interpretazione di un classico della pasticceria italiana, elevata alla perfezione dalla maestria culinaria di Federica Verdecchia. Questa torta, con radici profonde nella tradizione contadina, si distingue per la sua texture unica e friabile, una caratteristica che la rende immediatamente riconoscibile e irresistibile. L’uso sapiente di mandorle e farina di mais conferisce alla Sbriciolata un sapore intenso e ricco, una combinazione di note dolci e rustiche che seduce il palato fin dal primo assaggio. La particolarità di questa torta sta anche nel suo modo di essere servita: anziché essere tagliata in fette tradizionali, viene presentata in grosse scaglie spezzate a mano, un gesto che rimanda alla sua essenza genuina e alle sue umili origini. La ricetta della Sbriciolata Guarcinese è un equilibrio di ingredienti classici e di un tocco segreto, un ingrediente misterioso aggiunto da Federica, che trasforma ogni torta in un’opera d’arte unica. La fusione del burro e dello strutto (o la loro combinazione), unita alla dolcezza dello zucchero semolato, alle mandorle, ai tuorli d’uovo, alla vaniglia e alla scorza di limone, crea un amalgama di sapori che si esprime in un’esplosione di gusto ad ogni morso. Questa torta non è solo un dolce, ma un viaggio attraverso i sapori e le tradizioni italiane, una celebrazione della semplicità e della ricchezza che caratterizzano la cucina del Bel Paese. La Sbriciolata Guarcinese è l’emblema di come la cucina possa essere al tempo stesso un’arte e un ritorno alle origini, un modo per riscoprire e apprezzare i piaceri della tavola. La Sbriciolata guarcinese è una deliziosa rivisitazione di un classico dolce italiano, arricchito dall’expertise culinaria di Federica Verdecchia. Questa torta, originariamente nata dalla tradizione contadina, è caratterizzata dalla sua unica …

Trippa alla romana Un inno alla tradizione laziale La Trippa alla Romana è un inno alla tradizione

Trippa alla romana

Trippa alla romana Un inno alla tradizione laziale La Trippa alla Romana è più di un semplice piatto: è un capolavoro della cucina laziale , una ricetta che racchiude in sé secoli di storia e tradizione. Considerata un tempo un piatto “povero”, questa delizia culinaria si avvale del cosiddetto quinto quarto, le frattaglie, trasformandole in un piatto ricco di gusto e di cultura. L’arte di cucinare la trippa alla romana non sta solo nell’equilibrio dei sapori, ma anche nel rispetto di una tradizione che ha attraversato generazioni. La trippa, con la sua texture unica e il sapore deciso, viene lentamente cotta nella passata di pomodoro, arricchita dalla dolcezza della cipolla, dalla carota e dal sedano, e aromatizzata con chiodi di garofano, foglia di alloro e uno spicchio d’aglio. Questi ingredienti semplici, uniti con maestria, creano un piatto che è allo stesso tempo robusto e raffinato. Perfetta per un pranzo in famiglia, la Trippa alla Romana è un piatto che si gusta non solo per il suo sapore, ma anche per la storia e le emozioni che evoca. Come dice il detto, “Nel cibo, come nella vita, ogni ingrediente racconta una storia, unendo passato, presente e futuro in un singolo boccone”, questa ricetta è un viaggio nel tempo, un modo per riscoprire e celebrare le radici della cucina italiana. Il tocco finale di pecorino grattugiato e mentuccia fresca aggiunge un ulteriore strato di gusto, esaltando ogni ingrediente e rendendo ogni boccone un’esperienza indimenticabile. La Trippa alla Romana è l’espressione della cucina italiana nella sua forma più autentica, un piatto che, nonostante le sue umili origini, si eleva a simbolo di un patrimonio gastronomico senza tempo. La trippa alla romana è un classico della tradizione laziale, un piatto considerato “povero”, che utilizza il cosiddetto quinto quarto, ossia le frattaglie. ma ricco di gusto. Un secondo sostanzioso …

Le farine Polselli

Polselli: l’arte della farina tra tradizione e innovazione

Polselli: l’arte della farina tra tradizione e innovazione Polselli: l’arte della farina tra tradizione e innovazione Nel cuore della Ciociaria, una storia di qualità e passione si è tramandata attraverso le generazioni. Si tratta di Polselli, una storica azienda nata ad Arce nella prima metà del Novecento, oggi diventata un punto di riferimento nel settore molitorio in Italia e nel mondo. Specializzata nella produzione di farine per pane, dolci e soprattutto pizza, Polselli rappresenta un perfetto connubio tra esperienza imprenditoriale familiare e un costante orientamento all’innovazione. La filosofia Polselli: qualità, trasparenza, affidabilità La passione della famiglia Polselli per il grano si fonda su valori fondamentali: qualità, trasparenza e affidabilità. Questi principi si traducono in un’attenta selezione di grano di qualità e in un impegno incessante per mantenere elevati standard qualitativi. Ogni prodotto Polselli è un emblema di unicità, naturalità e innovazione. Pizza perfetta con farine Polselli La pizza, regina della cucina italiana, trova in Polselli un alleato insostituibile. L’azienda si distingue nel mercato delle farine grazie alla sua capacità di offrire prodotti ad alta qualità organolettica, igienica e nutrizionale. Il segreto? Una selezione scrupolosa della materia prima e un controllo meticoloso di tutto il processo produttivo, abbracciando la tecnologia più avanzata per preservare le caratteristiche autentiche del prodotto. Tradizione ed innovazione: un equilibrio dinamico L’impegno e la professionalità degli addetti Polselli sono il motore di un’azienda sempre più orientata verso l’innovazione, senza dimenticare il rispetto per la tradizione. Questo si traduce in un continuo studio delle esigenze dei consumatori, la tutela dell’ambiente, e una sfida costante verso l’innovazione. Un vanto italiano riconosciuto a livello internazionale Polselli non solo domina il mercato italiano, ma si è fatta apprezzare in tutto il mondo. Dall’Europa a Las Vegas, le farine Polselli hanno conquistato i palati più esigenti. Un esempio eclatante è stato il successo ottenuto …