Tre foglie all'Azienda agricola Alfredo Cetrone, Gambero Rosso

OLI D’ITALIA 2024

OLI D’ITALIA 2024: Alfredo Cetrone, un esempio di eccellenza nell’universo dell’Olio E.V.O. Sol&Agrifood-Vinitaly di Verona All’interno dell’incantevole scenario del Sol&Agrifood-Vinitaly di Verona , il mondo dell’ Olio Extra Vergine di Oliva italiano brilla di una luce particolare, celebrando non solo il suo ruolo fondamentale nella dieta mediterranea ma anche la sua inestimabile eredità culturale e gastronomica. Quest’anno, la 14esima edizione della Guida Oli d’Italia di Gambero Rosso , con il supporto di Banca Monte dei Paschi di Siena, ha portato una rivelazione particolarmente luminosa: Alfredo Cetrone, un nome che è diventato sinonimo di qualità straordinaria nel settore olivicolo. Azienda Agricola di Alfredo Cetrone L’ Azienda Agricola di Alfredo Cetrone , situata nel pittoresco paesaggio di Sonnino (LT), è stata proclamata non solo come Olivicoltore dell’Anno ma ha anche guadagnato riconoscimenti di Eccellenza per i suoi Oli, segno di una maestria e di un impegno senza pari. Il suo Olio E.V.O. DOP Colline Pontine è stato insignito delle prestigiose Tre Foglie, mentre le etichette IN e DE hanno ricevuto le ambitissime 2 Foglie Rosse, riconoscimenti che celebrano la loro eccellenza assoluta nel panorama oleario. Questo non è tutto: l’azienda ha anche ottenuto la stella per il suo impegno decennale nella qualità, un traguardo che pochi possono vantare e che testimonia una costanza di eccellenza rara e preziosa. In un settore competitivo come quello dell’Olio di Oliva, mantenere una qualità costantemente elevata per un decennio è un’impresa che merita di essere celebrata. La filosofia di Alfredo Cetrone si fonda sull’armonia con la natura, sulla sostenibilità e sull’innovazione. Su 100 ettari di terreno roccioso, a 500 metri di altitudine, crescono 20.000 piante di varietà itrana, curate con tecniche all’avanguardia e con un profondo rispetto per l’ambiente. Questo approccio si riflette nei profili aromatici dei suoi Oli, che sono una vera e propria esplorazione sensoriale: fruttati, amari e piccanti al punto giusto, perfetti per esaltare ma anche per definire nuovi …

Ristorante il Borgo di Gabriele Capuano

Ristorante il Borgo

Ristorante il Borgo Gabriele Capuano L’arte della cucina di pesce al ristorante il Borgo a Pontecorvo Nel cuore del paesaggio dove la tradizione incontra l’innovazione, sorge “ Il Borgo “, un ristorante che non è solo un luogo di incontro per gli amanti della buona cucina, ma un vero e proprio tempio dedicato all’esaltazione dei sapori del territorio. A guidare questa celebrazione culinaria è Gabriele Capuano, uno chef che ha fatto della sua cucina un inno alla terra e al mare che lo circondano. Filosofia in cucina L’approccio di Capuano alla cucina è radicato in una filosofia semplice ma profondamente significativa: rispettare il prodotto. Ogni piatto servito nel suo ristorante Il Borgo a Pontecorvo è un omaggio alla freschezza e alla qualità, con ingredienti selezionati direttamente dalla natura circostante. Ma è nel trattamento del pesce che la sua maestria culinaria brilla con particolare luce. Il mare, con i suoi doni giornalieri, offre allo chef l’ispirazione e le materie prime per creare piatti che sono veri e propri capolavori di gusto. La sua cucina di pesce non è solo un’esibizione di tecnica e creatività, ma una celebrazione dell’essenza stessa del mare. Ogni giorno, il menu si trasforma, adattandosi al pescato del giorno per garantire che solo il meglio del mare giunga al tavolo dei suoi ospiti. La firma di Capuano sta nella sua capacità di esaltare il sapore autentico del pesce, senza sovraccaricarlo di elementi superflui. Attraverso l’uso equilibrato di erbe, spezie e condimenti, riesce a creare un equilibrio perfetto di sapori, dove ogni ingrediente ha il suo spazio per brillare, rispettando sempre la protagonista indiscussa: la freschezza del pesce. Il Borgo non è solo un luogo dove mangiare, ma un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, guidati dal talento e dalla passione di Gabriele Capuano. La sua dedizione nel valorizzare i prodotti attraverso una …

Ristorante da Fausto Ferrante

Ristorante da Fausto

Ristorante da Fausto: sapori autentici tra mare, ortofrutta e storia di Fondi L’alchimia di Fausto Ferrante nel tessuto di Fondi Nel cuore di Fondi, città avvolta in un velo di storia e natura, sorge “Da Fausto“, un ristorante che celebra l’essenza della cucina locale, incastonato tra le meraviglie di questa terra. Tra le mura di un borgo antico, il ristorante offre un’esperienza culinaria unica, avvolgendo i visitatori in un abbraccio di sapori autentici, dove la tradizione incontra l’innovazione. Castello di Fondi Fondi, con il suo centro ricco di testimonianze storiche, dalle imponenti fortificazioni del Castello Baronale alle chiese secolari, offre il contesto perfetto per questa oasi gastronomica. Riconosciuta come uno dei più importanti centri ortofrutticoli d’Europa, offre un valore aggiunto inestimabile: la freschezza e la varietà dei suoi prodotti, pilastri della proposta culinaria di Fausto. Il ristorante, vero e proprio emblema dell’eccellenza enogastronomica, trae ispirazione dalla ricchezza del territorio. Qui, dove il centro storico si apre in un abbraccio tra antichi castelli e chiese secolari, lo Chef Fausto Ferrante propone un viaggio attraverso i sapori autentici di una terra baciata dal sole, fra mare, spiagge dorate e un lago sereno che ne esalta la biodiversità. Le eccellenze Valorizzando i prodotti dell’ortofrutta locale, il menu di Fausto è un inno alla terra di Fondi, proponendo piatti che esaltano il frutto di una natura generosa. L’ olio d’oliva DOP delle Colline Pontine , i vini dal carattere unico, e il pesce freschissimo del Tirreno arricchiscono le proposte culinarie, rendendo ogni pasto un’esperienza memorabile. Fausto Ferrante Da Fausto non è solo un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina ma rappresenta anche una finestra sulla cultura di Fondi, invitando a esplorare le profondità di una città dove storia, natura e agricoltura si intrecciano armoniosamente. Qui, il viaggio culinario diventa un’occasione per celebrare il legame indissolubile tra l’uomo e la sua terra, offrendo …

Veroli, un tesoro di storia e cultura

Veroli, un tesoro di storia e cultura

Veroli, un tesoro di storia e cultura Veroli, una perla incastonata nel cuore della Ciociaria, rappresenta una delle mete più affascinanti per chi è alla ricerca di un viaggio che combini la ricchezza culturale con la bellezza naturale. Questa città, con le sue antiche radici e il suo patrimonio artistico e spirituale, offre un’esperienza indimenticabile per ogni visitatore. Abbazia di Casamari Il viaggio alla scoperta di Veroli potrebbe iniziare idealmente dall’Abbazia di Casamari, vero e proprio gioiello dell’architettura gotico-cistercense. Questa straordinaria costruzione del XII secolo si distingue per la purezza e l’armonia delle sue linee architettoniche, per i marmi luminosi e le sculture che adornano il suo interno, rendendola una delle abbazie più importanti e meglio conservate in Italia. La sua atmosfera di pace e spiritualità invita alla riflessione e al raccoglimento, offrendo un’esperienza unica nel suo genere. Scala Santa Proseguendo nel cuore di Veroli, si incontrano le sue chiese, custodi di storie millenarie e di un patrimonio spirituale profondo. La Chiesa di Santa Maria Salome , nota per la sua “ Scala Santa “, è un luogo di pellegrinaggio che richiama fedeli da tutto il mondo, simbolo di fede e devozione. Altrettanto significativa è la Chiesa di San Leucio, che con la sua storia racconta secoli di vita comunitaria e di spiritualità. Prato di Campoli Non può mancare, in un itinerario che si rispetti, un’escursione a Prato di Campoli . Questo angolo di natura selvaggia, situato a pochi chilometri da Veroli, offre panorami mozzafiato e sentieri immersi nel verde, ideali per chi ama le escursioni all’aria aperta e desidera immergersi in un paesaggio incontaminato dove la natura regna sovrana. Nei dintorni di Veroli, luoghi come la Certosa di Trisulti e la città termale di Fiuggi aggiungono ulteriori tasselli all’esplorazione di questa regione ricca di storia e di cultura. La Certosa di Trisulti, con il suo complesso monastico immerso in …

La primavera stimola il movimento del Dottor Colasanti

La primavera stimola il movimento

La primavera stimola il movimento I consigli del dottor Colasanti per un cuore più forte Con l’avvento della primavera, il richiamo dell’aria aperta diventa irresistibile. Le giornate si allungano e il clima piacevole invita a dedicarsi maggiormente all’esercizio fisico. Come esperto in benessere e attività sportive , questo è il momento ideale per mettere da parte la sedentarietà, calzare le scarpette e immergersi nella camminata o nella corsa. Un indicatore di efficienza fisica La capacità del nostro organismo di utilizzare l’ossigeno durante l’esercizio intenso è un eccellente indicatore del nostro stato di forma fisica. Questa misura, paragonabile alla potenza del motore di un’automobile, ci fornisce una stima diretta della nostra efficienza cardiorespiratoria. Un’alta efficienza in questo ambito significa che il nostro corpo è in grado di sostenere attività fisiche prolungate e intense, migliorando non solo le nostre prestazioni atletiche ma anche il benessere del cuore. Infatti, un sistema cardiovascolare efficiente può pompare più sangue ad ogni battito, arricchendo i muscoli di ossigeno e nutrimento. Oltre le prestazioni sportive Migliorare la nostra efficienza cardiorespiratoria porta benefici che vanno ben oltre l’aumento delle prestazioni sportive. La ricerca ha dimostrato che un’ottima capacità di utilizzo dell’ossigeno è associata a una minore incidenza di malattie croniche, come il diabete tipo 2, l’ipertensione e certe forme di cancro, e a una ridotta mortalità per tutte le cause. Un obiettivo alla portata di tutti Fortunatamente, l’efficienza cardiorespiratoria non è un valore fisso e inamovibile. Attraverso un impegno regolare in attività fisiche aerobiche, è possibile incrementare notevolmente questa capacità. La chiave sta nell’integrare nella nostra routine esercizi come camminare, correre, andare in bicicletta o nuotare. Suggerimenti per iniziare Raccomando di cominciare con gradualità, particolarmente per chi si riavvicina all’esercizio fisico dopo un periodo di inattività. Un ottimo punto di partenza può essere dedicare un’ora al giorno alla camminata, preferibilmente in spazi aperti, per …

Gastrosofia: La storia del cibo

La storia del cibo

Gastrosofia: La storia del cibo Il rapporto tra cibo e storia umana è profondo e complesso, intrecciando la nascita di civiltà, il progresso tecnologico e le grandi trasformazioni sociali e economiche. Attraverso l’agricoltura, l’umanità ha compiuto il primo passo verso la civiltà moderna, selezionando e coltivando piante che avrebbero sostentato intere società. Questa rivoluzione agricola non solo ha permesso uno stile di vita stanziale ma ha anche inaugurato un’era di innovazioni tecnologiche. Il cibo, quindi, non era semplicemente un mezzo di sopravvivenza, ma un’invenzione che ha ridefinito la storia umana. La disponibilità di cibo ha influenzato direttamente l’organizzazione delle società. Con l’accumulo di eccedenze agrarie, emersero strutture di potere e sistemi religiosi incentrati sulla produzione e distribuzione alimentare. Il cibo, in qualità di risorsa primaria, ha catalizzato lo sviluppo di sistemi economici e politici, plasmando le gerarchie sociali e influenzando la nascita di religioni e pratiche culturali. L’espansione dei commerci alimentari ha avvicinato civiltà distanti, facendo da ponte tra culture e promuovendo uno scambio interculturale che ha arricchito la scienza, l’arte e la religione. Questi scambi hanno avuto un impatto profondo sulla percezione del mondo, sulla mappatura geografica e sulla comprensione di culture diverse. La scoperta del Nuovo Mondo, motivata dalla ricerca di nuove vie per il commercio delle spezie, ha segnato una svolta nella storia globale, con l’Europa che ha iniziato a dominare le rotte commerciali marittime e a stabilire colonie oltremare. Questo non solo ha rivelato la vera forma del mondo ma ha anche inaugurato un’era di globalizzazione che ha rimescolato le economie e le società su scala mondiale. L’industrializzazione, sostenuta da prodotti come lo zucchero e le patate, ha accelerato lo sviluppo economico e modificato radicalmente il tessuto sociale. Questi cambiamenti hanno portato a nuove forme di lavoro, a una redistribuzione della popolazione e a innovazioni tecnologiche …

Ciociaria: una terra ancora tutta da scoprire

Una terra ancora tutta da scoprire

  Ciociaria: una terra ancora tutta da scoprire Una terra ancora tutta da scoprire Un focus sulle dimore storiche del territorio ciociaro Nel corso del 2024, esploreremo la storia di dimore storiche . Come abbiamo fatto per i castelli, dedicheremo un articolo a una dimora storica ogni mese. Molte di queste dimore sono di proprietà privata, ma alcuni proprietari organizzano visite guidate per condividere la storia e la bellezza di questi luoghi con chi desidera fare un salto nel passato. Alcune sono state trasformate in ristoranti o alberghi, altre sono state abbandonate, ma tutte hanno storie affascinanti che vi sorprenderanno e vi offriranno una nuova prospettiva su questa incredibile terra, la Ciociaria. Attraverso questa rubrica, i lettori avranno l’opportunità di scoprire nuove prospettive su questa incredibile terra, apprezzandone il patrimonio storico e culturale e le storie uniche che ogni dimora ha da raccontare. Questo viaggio nella Ciociaria promette di essere un’avventura affascinante nel tempo, che unisce la storia antica con le testimonianze e i racconti di oggi. Argyl, l’uomo di Ceprano Che la Ciociaria sia un’incredibile risorsa è sempre stato chiaro fin dai tempi più remoti, quando le diverse antiche popolazioni che l’hanno scoperta, hanno deciso di abitare le sue terre arboree e ricche di fiumi. Basti pensare ad Argyl, l’uomo di Ceprano che è stato rinvenuto a Pofi ed è uno dei fossili umani più antichi mai scoperti in Italia e tra i più antichi in Europa. Il suo ritrovamento ci ha fatto viaggiare con la mente di 800 – 900 mila anni, inducendoci a pensare che già all’epoca le nostre terre fossero abitate. Volsci, ernici, sanniti e etruschi Le popolazioni antiche che conosciamo bene riguardano i Volsci e gli Ernici che arrivarono dall’Abruzzo, i Sanniti dal Molise o dalla Campania, mentre gli etruschi arrivarono fino alla zona del cassinate. Ognuna di queste popolazioni ha giocato un …