Paralimpiadi Parigi 2024: gli eroi che superano ogni limite Paralimpiadi Parigi 2024: gli eroi che superano ogni limite Le Paralimpiadi di Parigi 2024 si sono aperte sotto il segno della bellezza e dell’emozione, un inno alla resilienza umana e alla straordinaria capacità degli esseri umani di superare qualsiasi ostacolo. Questo evento non è solo una competizione sporti va, ma una celebrazione della vita, della forza interiore e della determinazione che risiede in ciascuno di noi, indipendentemente dalle sfide che il destino ci pone. Il potere della resilienza Immaginiamo questi atleti: ogni giorno, si allenano con la stessa intensità e passione di qualsiasi altro sportivo. Nelle loro vite non c’è spazio per i limiti, perché ogni ostacolo diventa un’opportunità, ogni difficoltà una nuova sfida da affrontare con coraggio. Non c’è differenza tra chi gareggia con una protesi e chi con le proprie gambe, tra chi affina il proprio equilibrio su una sedia a rotelle e chi corre libero sull’asfalto. Ciò che conta è la dedizione, la voglia di spingersi oltre, di dimostrare a se stessi e al mondo che i sogni non conoscono barriere. Un esempio di determinazione per tutti La dolcezza di questo messaggio sta nella sua universalità: tutti, in qualche modo, abbiamo le nostre personali Paralimpiadi da affrontare. Ognuno di noi, nel corso della vita, è chiamato a superare momenti difficili, a trovare dentro di sé la forza di continuare a lottare, anche quando tutto sembra perduto. Gli atleti paralimpici ci insegnano che non importa quanti siano gli ostacoli sul nostro cammino, l’importante è non smettere mai di crederci, di combattere, di amare ciò che facciamo con tutta l’anima. Perché le Paralimpiadi sono più di una semplice competizione Le Paralimpiadi ci mostrano che la bellezza non risiede nella perfezione, ma nella lotta per raggiungere i propri obiettivi. Ogni atleta che scende in campo a Parigi porta con sé una storia …
Jannik Sinner: un campione sotto attacco, tra ingiustizie e invidia
Jannik Sinner: un campione sotto attacco, tra ingiustizie e invidia Jannik Sinner: un campione sotto attacco, tra ingiustizie e invidia La storia di Jannik Sinner in questi ultimi mesi è un esempio lampante di come, anche nel mondo dello sport , il successo non venga sempre accolto con applausi. Mentre il giovane tennista si afferma sempre di più come uno dei protagonisti del circuito mondiale, vincendo tornei importanti come Halle e Cincinnati, una nube oscura minaccia di compromettere il suo cammino. Non si tratta solo di pressione sportiva o di sfide in campo, ma di un attacco mediatico e sociale che si è sviluppato attorno a una vicenda a dir poco controversa. Tutto è partito da una controversia apparentemente minore: l’uso di una pomata da parte del fisioterapista di Sinner, che ha provocato la presenza di tracce infinitesimali di una sostanza vietata nel suo corpo. Una quantità così irrilevante da non avere effetti sulle sue prestazioni, come confermato dalle autorità competenti, che hanno accettato la spiegazione di un contatto accidentale. Tuttavia, alcuni dei suoi rivali nel circuito, forse spinti dall’invidia per i suoi successi o per questioni personali, hanno colto l’occasione per alimentare una polemica che va oltre i confini del campo da tennis. Il fardello dell’invidia: il fenomeno di chi non sopporta il successo altrui La situazione che Jannik Sinner sta vivendo riflette perfettamente la “ sindrome del Papavero Alto “: in Italia, chi si distingue e raggiunge l’eccellenza tende a diventare un bersaglio. Proprio come i papaveri alti in un campo, che attirano attenzione e talvolta invidia, chi eccelle nel proprio ambito rischia di essere tagliato o ridimensionato, non tanto per le sue azioni, ma semplicemente per il fatto di emergere sopra gli altri. Questo atteggiamento, purtroppo, si riflette anche nel mondo dello sport, dove il successo viene spesso accolto con sospetti e critiche più che …
Addio ad Alain Delon: l’ultimo bacio del cinema a un’icona immortale
Addio ad Alain Delon: l’ultimo bacio del cinema a un’icona immortale Addio ad Alain Delon: l’ultimo bacio del cinema a un’icona immortale Il cinema , come l’amore, sa essere intenso, travolgente e, a volte, dolorosamente breve. Alain Delon, con il suo fascino e il suo talento, ha incarnato tutto questo per oltre sessant’anni. Oggi, ci troviamo di fronte a un addio che segna la fine di un’era. L’ultimo “bacio” del cinema a una delle sue stelle più brillanti, un gesto simbolico di affetto e riconoscenza verso un’icona che ha segnato profondamente l’immaginario collettivo. Con questo tributo, ripercorriamo la vita di Delon, tra successi cinematografici e amori leggendari, riflettendo su ciò che lo ha reso un mito e su come, anche dopo la sua scomparsa, il suo fascino resterà immortale. Avere 18 anni e sognare di essere come Alain Delon : quante volte abbiamo scherzato tra amici, immaginando di scambiare i nostri volti con i suoi. Quegli occhi azzurri, profondi e magnetici, erano una promessa di avventure e amori infiniti, di una vita vissuta senza mezze misure, proprio come la sua. Alain Delon non è mai stato solo un attore: è stato un simbolo di virilità e fascino ineguagliabile, capace di far innamorare generazioni di spettatori, uomini e donne allo stesso modo. Dal punto di vista professionale, Delon ha rappresentato un’icona insostituibile del cinema francese e internazionale. La sua carriera è costellata di film che hanno segnato la storia del cinema: da Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, dove ha saputo incarnare il tormento e la dolcezza di un uomo diviso tra il bene e il male, fino a Il Gattopardo, dove il suo Tancredi è rimasto un personaggio immortale. Il cinema di Delon ha sempre camminato sul filo sottile che divideva l’eleganza dal pericolo, la bellezza dalla dannazione. L’amore mai terminato …
La nuova carrozzina bianca di Papa Francesco: un capolavoro made in Frosinone
La nuova carrozzina bianca di Papa Francesco: un capolavoro made in Frosinone La nuova carrozzina bianca di Papa Francesco: un capolavoro made in Frosinone Un progetto di eccellenza ha preso vita a Frosinone, dove le Officine Ortopediche hanno realizzato una nuova carrozzina su misura per Papa Francesco. Questo straordinario dispositivo non è solo un mezzo di mobilità, ma un vero e proprio simbolo di innovazione e rispetto per la tradizione. Un design su misura per il Santo Padre La carrozzina, costruita con una struttura in alluminio leggero, è rivestita in pelle e tessuto lavabile, garantendo così comfort e praticità. Con un peso di appena 14 chili, rappresenta un notevole passo avanti rispetto ai modelli precedenti. La scelta del colore bianco, che si distacca dal tradizionale nero utilizzato fino ad ora, rende omaggio ai colori papali, aggiungendo un tocco di eleganza e sacralità. La realizzazione e la consegna Frutto di un lavoro meticoloso e altamente specializzato, la carrozzina è stata presentata al Santo Padre durante un’udienza in Sala Nervi. Le Officine Ortopediche di Frosinone hanno voluto creare un prodotto che non solo rispondesse alle esigenze pratiche del Papa, ma che fosse anche in grado di esprimere la loro dedizione e l’alta qualità del lavoro artigianale italiano. Un dono speciale per un uomo speciale La consegna di questo dispositivo ha suscitato grande apprezzamento, non solo per la sua funzionalità, ma anche per il profondo significato simbolico. Un gesto che unisce tecnologia all’avanguardia e tradizione, per migliorare la qualità della vita di Papa Francesco e facilitare i suoi spostamenti quotidiani. Questo progetto rappresenta non solo un traguardo per le Officine Ortopediche di Frosinone, ma anche un orgoglio per l’intera comunità ciociara, dimostrando ancora una volta come l’artigianato e l’innovazione possano contribuire a imprese straordinarie.
Difendiamo Imane Khelif: un appello alla dignità e al rispetto
Difendiamo Imane Khelif: un appello alla dignità e al rispetto Difendiamo Imane Khelif: un appello alla dignità e al rispetto Imane Khelif, pugile algerina di grande talento, sta affrontando un problema che va oltre il ring: la diffusione di disinformazione e pregiudizi riguardo alla sua identità di genere. Nonostante sia nata donna, Imane è stata accusata ingiustamente di essere un uomo a causa dei suoi tratti mascolini e dei livelli di testosterone naturalmente più alti della media. Questo non le impedisce di essere una donna, ma ha portato alcuni a strumentalizzare la sua situazione per alimentare la retorica anti-transgender, anche se Imane non è transgender, ma intersex . L’ International Olympic Committee (IOC) ha confermato la legittimità di Imane di competere come atleta femminile alle Olimpiadi di Parigi 2024, ribadendo che non ci sono dubbi sul fatto che sia una donna e che ha pieno diritto di partecipare alle competizioni. Nonostante ciò, continua a essere bersaglio di aggressioni verbali e pregiudizi, un problema che il IOC ha definito inaccettabile e triste. La disinformazione e i pregiudizi contro Imane Khelif non solo ledono la sua dignità personale, ma rappresentano un problema più ampio di discriminazione e ignoranza che deve essere affrontato con educazione e sensibilizzazione. Il racconto di un’atleta Imane Khelif è recentemente diventata oggetto di offese e discriminazioni a causa del suo aspetto e alla sua forza. Questa situazione non solo ha colpito profondamente l’atleta, ma ha anche coinvolto la sua famiglia, portando dolore e sofferenza. La sua storia merita di essere raccontata con sensibilità e rispetto, per riflettere sulle ingiustizie che molte persone affrontano semplicemente per essere diverse. Nel corso della sua carriera, Imane ha partecipato a numerosi tornei, competendo sempre nella categoria femminile. Dei quattordici incontri disputati, ne ha persi cinque, dimostrando di essere una concorrente leale e competitiva. Durante le Olimpiadi di Tokyo, …
Una ciociara alle Olimpiadi di Parigi: la storia di Alessandra Fanali
Una ciociara alle Olimpiadi di Parigi: la storia di Alessandra Fanali Una ciociara alle Olimpiadi di Parigi: la storia di Alessandra Fanali Siamo orgogliosi, come editoria ciociara, di annunciare che Alessandra Fanali , una golfista ciociara, rappresenterà l’Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024 . Nata ad Alatri il 30 luglio 1999, Alessandra è cresciuta nella splendida cornice del Golf Club Fiuggi , dove ha mosso i primi passi nella sua carriera sportiva. Un’atleta di eccellenza Alessandra Fanali è un esempio di dedizione e talento che ha radici profonde nella terra ciociara. Nata ad Alatri , ha sviluppato la sua passione per il golf fin dalla tenera età presso il rinomato Golf Club Fiuggi. Questo club, fondato nel 1928, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per gli amanti del golf, combinando la bellezza naturale del territorio con l’eccellenza sportiva. La formazione e i successi La carriera di Alessandra è costellata di successi fin dagli esordi. Cresciuta con il Golf Club Fiuggi, ha poi perfezionato le sue abilità negli Stati Uniti, laureandosi in Sport Business all Arizona State University . Durante la sua carriera dilettantistica, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui la partecipazione alla Junior Solheim Cup con il team Europe. Professionista dal settembre 2022, attualmente è tesserata con il Marco Simone Golf & Country Club. La qualificazione Olimpica Alessandra Fanali si è qualificata per le Olimpiadi grazie alle sue eccezionali performance, piazzandosi tra le migliori azzurre nel world ranking. Tra i suoi traguardi più recenti si annoverano il secondo posto al Ladies European Tour nella tappa piemontese e un risultato analogo nel Magical Kenya Open. Il torneo Olimpico Il torneo olimpico di golf femminile si disputerà dal 7 al 10 agosto 2024 presso Le Golf National di Saint-Quentin-en-Yvelines, Parigi. Alessandra sarà in competizione con alcune delle migliori golfiste del mondo, tra cui Nelly Korda e la giapponese Yuka Saso, mentre la francese Celine Boutier cercherà di …
Intitolazione dell’Aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi: una giusta scelta per Milano e l’Italia?
Intitolazione dell’Aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi: una giusta scelta per Milano e l’Italia? Intitolazione dell’Aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi: una giusta scelta per Milano e l’Italia? Milano, città d’arte, cultura ed economia, si trova al centro di un dibattito che va oltre i confini nazionali. L’intitolazione dell’ aeroporto a Silvio Berlusconi ha sollevato dubbi sulla coerenza dell’immagine che la città intende proiettare, sia all’interno del paese che sulla scena internazionale. Critici e intellettuali hanno evidenziato come questa scelta possa riflettere un’arroganza nel potere politico e una disconnessione dai valori che dovrebbero guidare le decisioni pubbliche di questo tipo. Discussione su valori e rappresentanza La controversa decisione di intitolare Malpensa a Silvio Berlusconi non è solo un atto simbolico, ma un indicatore delle tensioni e delle divisioni attuali nella società italiana. Oltre a sollevare interrogativi sul processo decisionale delle intitolazioni pubbliche, questo episodio ha stimolato un rinnovato dibattito su quali figure realmente meritino di essere celebrate attraverso i nomi dei luoghi pubblici. È indispensabile un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni che plasmano l’identità culturale e storica del nostro paese, evitando scelte che possano perpetuare divisioni anziché promuovere l’unità nazionale e renderci orgogliosi nei confronti del resto del mondo. Rappresentanza e identità nazionale Intitolare un aeroporto a una figura come Berlusconi, che ha avuto una carriera politica tanto influente quanto complessa, potrebbe inviare un messaggio ambiguo. Berlusconi è stato una figura polarizzante e divisiva. Molti italiani e osservatori stranieri vedono questa scelta come un esempio di come il potere politico possa distorcere i valori rappresentati dagli spazi pubblici. Esempi di intitolazioni di altri aeroporti italiani In Italia, numerosi aeroporti sono intitolati a figure che hanno contribuito significativamente alla cultura, alla scienza e alla giustizia. L’ Aeroporto Leonardo da Vinci-Fiumicino a Roma è dedicato a uno dei più grandi geni dell’umanità. L’ Aeroporto Galileo Galilei di Pisa onora il celebre scienziato che ha rivoluzionato la nostra comprensione …
La tragedia dei braccianti
La tragedia dei braccianti La tragedia dei braccianti Il recente caso del bracciante agricolo sfruttato e morto è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che mettono in luce un sistema profondamente ingiusto e insostenibile. Da circa dieci anni, attraverso le pagine dei nostri giornali, continuiamo a denunciare le pratiche disumane che spesso si celano dietro i prezzi stracciati della grande distribuzione, promuovendo la stagionalità della frutta, della verdura e del pescato. Questo sistema conviene a molti, ma a che prezzo? I prodotti a basso costo sugli scaffali dei supermercati sono spesso il risultato dello sfruttamento dei lavoratori nelle aziende agricole. È un modello che distrugge le vite e degrada la dignità umana, mentre arricchisce solo pochi. Un futuro possibile: agricoltura sostenibile e dignità lavorativa Mentre i nostri braccianti e le piccole aziende agricole a carattere familiare sorridono mentre coltivano la propria terra, vediamo un esempio concreto di come potrebbe essere un futuro sostenibile. Queste realtà lavorano con passione e rispetto per l’ambiente, contribuendo al benessere delle loro comunità. Coltivano seguendo i ritmi delle stagioni, senza sfruttamento e utilizzando metodi che non danneggiano né il cibo né la terra. La forza delle piccole aziende agricole Le piccole aziende agricole sono il cuore pulsante delle nostre comunità. Questi agricoltori lavorano con il sorriso, spinti dalla passione per la loro terra e la loro attività. Utilizzano pratiche sostenibili, rispettano i cicli naturali delle stagioni e producono cibi genuini e salutari. Non solo evitano l’uso intensivo di pesticidi e fertilizzanti chimici, ma lavorano anche per preservare la biodiversità e mantenere la fertilità del suolo. Ogni raccolto è il frutto di un lavoro amorevole e attento, che rispetta l’ambiente e valorizza le risorse locali. …
Un abbraccio di colori e di libertà
Un abbraccio di colori e di libertà I diritti umani sono pilastri fondamentali della nostra Costituzione e della società moderna. Essi includono il diritto alla libertà in tutte le sue forme: espressione, pensiero, coscienza, religione, movimento e identità sessuale. Ogni individuo, in quanto essere umano, è portatore di diritti inalienabili che devono essere rispettati senza discriminazioni di razza, genere, lingua, religione, opinione politica o altro. Il loro riconoscimento e tutela sono essenziali per garantire una società equa, dove la dignità umana prevale in ogni ambito politico e sociale. Sostenere i diritti umani significa combattere costantemente contro ogni forma di discriminazione e ingiustizia, promuovendo l’uguaglianza e la solidarietà in tutte le sfere della vita quotidiana. È un impegno continuo per assicurare che ogni individuo possa essere pienamente sé stesso, indipendentemente dal sesso, orientamento sessuale o identità di genere. Un abbraccio di colori e di libertà Il 22 giugno 2024, Frosinone è stata teatro della nona edizione del Lazio Pride , un evento che ha visto migliaia di persone unirsi per celebrare l’amore libero e l’uguaglianza. La città si è riempita di colori e musica, trasformando le sue strade in un fiume arcobaleno di gioia e solidarietà. Tuttavia, non è stato solo un giorno di festa: i toni della manifestazione sono stati forti e chiari, un promemoria che non si trattava di una semplice sfilata per “cazzeggiare“, ma di un’importante occasione per essere ascoltati e rivendicare diritti ancora inesistenti. È stato un richiamo alla società affinché rifletta sull’importanza del rispetto reciproco. In un’epoca in cui l’omofobia e la discriminazione continuano a minacciare la vita e la dignità di molte persone, manifestazioni come questa ci ricordano che l’amore non conosce barriere. Ogni individuo ha il diritto di vivere la propria vita e il proprio amore liberamente, senza paura di giudizi o persecuzioni. Un giorno di …
Confagricoltura Donna Frosinone
Confagricoltura Donna Frosinone Confagricoltura Donna Frosinone Successo e solidarietà con il libro “Le Grandi Chef in una Ricetta” Un evento di grande risonanza ha animato l’Hotel Bassetto di Ferentino Lo scorso lunedì: “ Le Grandi Chef in una Ricetta “, organizzato da Confagricoltura Donna Frosinone. Questa iniziativa, volta a valorizzare i prodotti agricoli del territorio, ha visto la partecipazione di rinomate chef che hanno messo in risalto l’eccellenza delle produzioni locali attraverso le loro creazioni culinarie. Promozione dell’Agricoltura al Femminile Confagricoltura Donna Frosinone, sotto la guida della presidentessa Alessandra Atorino, si impegna da sempre per la promozione dell’agricoltura al femminile. Il libro “Le Grandi Chef in una Ricetta”, presentato durante l’evento, celebra il connubio tra alta cucina e agricoltura, sottolineando il ruolo fondamentale delle donne in questo settore. Questo libro è stato anche donato ai partecipanti del recente G7, attraverso il contributo di Confagricoltura Donna Puglia, evidenziando il forte legame tra l’agricoltura italiana e le iniziative internazionali. Iniziativa solidale e raccolta fondi L’evento ha avuto una significativa componente solidale, con la raccolta di fondi destinati alla Onlus “Vite Senza Paura“, fondata da Maria Grazia Cucinotta, che sostiene le vittime di violenza. Questa iniziativa dimostra come la passione per l’agricoltura possa andare di pari passo con la solidarietà e l’impegno sociale. Partecipazione di importanti personalità politiche e imprenditoriali La manifestazione ha visto la partecipazione di importanti personalità politiche, tra cui il Presidente del Consiglio Provinciale Gianluca Quadrini e il Sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli. Presenti anche rappresentanti di associazioni di Inner Wheel e Lions Club, Loredana Noviello e Andreina Ciotoli, nonché la rete imprenditoriale, tra cui Maurizio Concutelli dell’Hotel Bassetto e Vincenzo Formisano, Presidente della Banca Popolare del Cassinate. Quest’ultima ha giocato un ruolo cruciale nel supportare l’iniziativa, dimostrando il proprio impegno nel promuovere l’imprenditoria femminile e l’agricoltura sul territorio. Soddisfazione e Futuri Incontri Maria Pinto di …
La tragedia dei braccianti
La tragedia dei braccianti La tragedia dei braccianti Un sistema insostenibile che dobbiamo cambiare Il recente caso del bracciante agricolo sfruttato e morto è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che mettono in luce un sistema profondamente ingiusto e insostenibile. Da oltre dieci anni, attraverso le pagine dei nostri giornali, continuiamo a denunciare le pratiche disumane che spesso si celano dietro i prezzi stracciati della grande distribuzione, promuovendo la stagionalità della frutta, della verdura e del pescato. È un sistema che conviene a molti, ma a che prezzo? I prodotti a basso costo sugli scaffali dei supermercati sono spesso il risultato dello sfruttamento dei lavoratori nelle aziende agricole. È un modello che distrugge le vite e degrada la dignità umana, mentre arricchisce solo pochi. Dall’altro lato, mentre i nostri braccianti e le aziende a carattere familiare sorridono mentre coltivano la propria terra, felici di quello che fanno, vediamo un esempio di come potrebbe essere un futuro sostenibile. Queste realtà lavorano con passione e rispetto per l’ambiente, contribuendo al benessere delle loro comunità. La sostenibilità non è solo una parola di moda, ma una necessità urgente. Ecco tre ragioni per cui dobbiamo smettere di fare la spesa nella grande distribuzione e supportare le piccole aziende agricole a carattere familiare: Migliore sostenibilità ambientale Le piccole aziende agricole, spesso a conduzione familiare, utilizzano pratiche più rispettose dell’ambiente. Evitando l’uso intensivo di pesticidi e fertilizzanti chimici, preservano la biodiversità e mantengono la qualità del suolo. Supportare queste realtà significa contribuire a un futuro più verde e sano per tutti. Prodotti più salutari Gli alimenti provenienti dalle piccole aziende agricole sono generalmente più freschi e meno trattati. Sono coltivati con amore e cura, spesso seguendo metodi biologici o integrati. Scegliendo questi prodotti, non solo miglioriamo la nostra salute, ma sosteniamo anche un modo …
𝐓𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐢𝐧 “𝐮𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐮𝐜𝐜𝐞𝐥𝐥𝐨”
Oggi, dopo aver apprezzato la creatività umana a teatro, ho visto il documentario Food for Profit su Report, che ha evidenziato pratiche discutibili nell’industria degli allevamenti intensivi. Nel nostro mondo, che sembra un teatro dell’assurdo, la scienza sfida la natura creando maiali con sei zampe, tori senza corna e polli senza piume. Questi esperimenti bizzarri non sono vere soluzioni ma piuttosto sintomi di un’industria che ha perso ogni bussola morale. È tempo di riflettere sulla direzione che stiamo prendendo e di spingere per un cambiamento verso pratiche più sostenibili e rispettose della vita.
La stella verde Michelin
Ristorazione Sostenibile: Le Stelle Verdi Michelin
Scopri l’impatto delle stelle verdi Michelin nella ristorazione sostenibile. Queste stelle rappresentano un prestigioso riconoscimento per i ristoranti che dimostrano un forte impegno verso la sostenibilità ambientale. Esplora i criteri rigorosi di valutazione, che includono la scelta di fornitori sostenibili, la riduzione degli sprechi e l’adozione di pratiche etiche. Le stelle verdi non solo promuovono la qualità gastronomica, ma anche la difesa dell’ambiente e il benessere sociale.
A cena nello spazio
Nel 2025, otto fortunati avranno l’opportunità unica di partecipare alla prima cena spaziale della storia, a bordo della Spaceship Neptune. Questa cena, che si svolgerà a oltre trenta chilometri dalla Terra, sarà curata da Rasmus Munk, lo chef doppia stella Michelin dell’Alchemist di Copenaghen. Nota per la sua cucina “olistica” che fonde arte, musica, tecnologia visiva e scienza, la cena promette di essere un’esperienza senza pari, estendendosi oltre il semplice atto del mangiare. Oltre alla sua esclusività e al suo costo elevato—circa mezzo milione di euro a persona—questa cena contribuirà anche a una causa nobile: tutti i proventi saranno infatti devoluti al Space Prize Foundation per promuovere la parità di genere nella scienza e nella tecnologia.
Land Art
Questo articolo esplora l’intersezione tra arte e natura attraverso la Land Art, con un focus particolare su un festival in Sardegna che valorizza il territorio usando materiali naturali per creare opere d’arte temporanee. Le installazioni promuovono il turismo sostenibile e l’integrazione comunitaria, dimostrando come l’arte possa connettere le persone e rispettare l’ambiente.
- Page 1 of 2
- 1
- 2