Il museo dei cuori infranti a Zagabria Il museo dei cuori infranti a Zagabria Quando si parla d’amore si pensa al lato romantico e passionale di ogni singola relazione, all’iniziale batticuore, al corteggiamento, a tutte le fasi attraverso le quali si percorre questo cammino di condivisione e unione. E, spesso, ne scopriamo anche il lato letterario. Le grandi storie, vere o immaginarie, che hanno riempito pagine e tomi di parole appassionate. La fine del viaggio amoroso Non è così spontaneo, invece, pensare alla fine del viaggio amoroso, a quando un sentimento finisce e due persone che si erano amate si separano. Il più delle volte, questo si traduce in un senso di vuoto, di lutto, portando con sé liti e recriminazioni, accuse reciproche e strascichi polemici. Ma non sempre è così. Ci sono anche storie che finiscono in maniera civile, con reciproca consapevolezza che tutto è in continuo divenire e, come tale, può mutare e avere un termine. Il museo delle relazioni interrotte E, proprio da una situazione come questa, è nato un inconsueto museo che vuole essere un inno all’amore un po’ alternativo. Si tratta del Museo delle relazioni interrotte o dei cuori infranti, fondato a Zagabria nel 2006 da due artisti, un tempo compagni di vita, che si erano lasciati e desideravano che la loro storia d’amore non si dissolvesse nel nulla. Fu così che i due raccolsero gli oggetti che avevano rappresentato il loro amore in una mostra, affinché non andassero perduti. Ricordi e oggetti di amore Ogni amore crea una lunga serie di ricordi, tra lettere, regali, fotografie, oggetti per la casa, magari acquistati insieme, che, all’atto finale, divengono protagonisti di suddivisioni tra ex partner o rifiuti, in un impeto quasi iconoclasta di cancellazione di ogni ricordo doloroso. Non così in questo museo che, nel tempo, …
La stella verde Michelin
Ristorazione Sostenibile: Le Stelle Verdi Michelin
Scopri l’impatto delle stelle verdi Michelin nella ristorazione sostenibile. Queste stelle rappresentano un prestigioso riconoscimento per i ristoranti che dimostrano un forte impegno verso la sostenibilità ambientale. Esplora i criteri rigorosi di valutazione, che includono la scelta di fornitori sostenibili, la riduzione degli sprechi e l’adozione di pratiche etiche. Le stelle verdi non solo promuovono la qualità gastronomica, ma anche la difesa dell’ambiente e il benessere sociale.
Land Art
Questo articolo esplora l’intersezione tra arte e natura attraverso la Land Art, con un focus particolare su un festival in Sardegna che valorizza il territorio usando materiali naturali per creare opere d’arte temporanee. Le installazioni promuovono il turismo sostenibile e l’integrazione comunitaria, dimostrando come l’arte possa connettere le persone e rispettare l’ambiente.
Arte e censura
Arte e censura Il rapporto stretto e controverso Il rapporto tra arte e censura è sempre stato molto stretto e controverso. Stretto perché l’arte ha spesso avuto una funzione di ”rottura” rispetto all’ordine costituito, sia esso politico, religioso o sociale. Il confine labile tra censura e buon gusto Controverso perché, molte volte, il confine tra censura vera e propria e difesa del buon gusto – ad esempio – si è dimostrato labile. Lo spostamento del punto di osservazione dell’arte produce spesso questa contraddizione. In ogni campo, come noi vediamo e interpretiamo qualcosa, dà all’oggetto della nostra osservazione un senso differente. Il discrimine ultimo è, perciò, il nostro giudizio. L’arte tra bellezza e bruttezza L’arte viene vista, la maggior parte delle volte, come la celebrazione – o la raffigurazione – del bello; come qualcosa in grado di elevare lo spirito con l’armonia delle forme e dei colori. Ed è questo l’aspetto che più ci incanta. Ciò nonostante, non è esente dall’esprimersi attraverso lo scandalo o la bruttezza o dal rappresentarla. Bruttezza che non è solo di immagine, ma anche di concetto: il mettere in mostra ciò che non funziona nel mondo o che è visto come un oltraggio al bene o alla libertà. Censura nella storia dell’arte E tutte le arti hanno sempre affrontato temi scomodi nella storia dell’umanità, così come sono incorse nella censura. L’episodio più emblematico, forse perché legato ad un’opera giudicata universalmente un capolavoro immortale, resta l’apposizione delle cosiddette braghe sulle nudità del Giudizio Universale di Michelangelo, nel XVI secolo. E come dimenticare l’ostracismo verso Le dejeuner sur l’herbe di Manet? Oggi il dipinto viene ammirato da migliaia di visitatori nel Musée d’Orsay a Parigi. Altri celebri artisti censurati furono Gustav Klimt per le sue allegorie dipinte su commissione dell’università di Vienna ed Egon Schiele, convinto – come …
Babbo Natale del terzo millennio
Babbo Natale del terzo millennio Babbo Natale del terzo millennio Il mese di Dicembre ci porta a pensare alle festività e queste evocano alla mente scenari imbiancati e paesaggi nordici. Ai bimbi vengono raccontate storie in attesa che Babbo Natale arrivi dal Grande Nord con la sua slitta trainata da renne, portando doni. Immaginiamo scenari polari e villaggi sperduti in mezzo ai ghiacci, dai quali il simpatico ”vecchietto” giungerà. E l’atmosfera di festa cancella la coscienza di quanto quei luoghi stiano mutando a causa dei cambiamenti climatici e il rischio di perdere ciò che oggi diamo per scontato nel nostro bellissimo e sofferente pianeta, nella natura come l’abbiamo sempre conosciuta. Il futuro sotto le tue mani Gli scienziati ci dicono che nel 2100, un periodo che a noi sembra ancora molto lontano perché percepiamo il tempo secondo il metro della durata della nostra vita, ma che, geologicamente parlando, è molto più breve di quanto crederemmo, la maggior parte dei ghiacciai alpini potrebbe essere sparita. Questo sarebbe un danno enorme, non soltanto perchè perderemmo i magnifici paesaggi che oggi ammiriamo, ma anche importanti risorse idriche e la memoria storica di parte del nostro pianeta e dei cambiamenti in esso intercorsi lungo i millenni. L’archivio del ghiaccio Infatti il ghiaccio contiene, nelle sue stratificazioni, polveri atmosferiche, gas, isotopi radioattivi e resti biologici di forme di vita e costituisce un archivio naturale della storia del nostro pianeta e dei cambiamenti subiti nel corso delle varie ere. Per questo nel 2015 è nato il progetto Ice memory, tra l’Università Ca Foscari di Venezia, il Cnr e l’Università di Grenoble, volto a prelevare carote di ghiaccio nei siti a maggior rischio di scioglimento per poi stoccarle in una sorta di banca del ghiaccio in Antartide, dove potranno essere studiate e conservate a memoria del passato …