Babbo Natale presenta 8 panettoni artigianale

Il Panettone artigianale: un viaggio tra gusti e tradizioni

Il Panettone artigianale: un viaggio tra gusti e tradizioni Il Panettone artigianale: un viaggio tra gusti e tradizioni Gli otto artigiani che producono i migliori panettoni artigianali Il Natale è nell’aria, e cosa c’è di meglio per addolcire le festività se non un delizioso panettone artigianale? In un mondo di dolci industriali, gli otto maestri dietro a queste prelibatezze si distinguono per la loro passione, creatività e dedizione al made in Italy. Fausto Ferrante, Tony Di Nardo, Loretta Fanella e Caffè Campetelli, Pasticceria Aurora, Agricoltura e Benessere, Liquoreria Sarandrea, L’Amaretto di Guarcino e Angelica Baldassarra sono gli artefici di panettoni unici che rendono speciale ogni tavola natalizia. Differenze tra panettone artigianale e industriale Il panettone artigianale si distingue per la sua produzione limitata, la qualità delle materie prime e la lavorazione attenta. I piccoli produttori evitano il lievito di birra e i conservanti, privilegiando il lievito naturale e la lunga lievitazione che contribuiscono a una consistenza morbida e una maggiore digeribilità. La freschezza è garantita dalla produzione, consigliando la vendita entro uno o due settimane. D’altra parte, il panettone industriale spesso utilizza il lievito di birra per accelerare la produzione, sacrificando la qualità del processo di lievitazione. L’uso di conservanti contribuisce a una maggiore durata ma influisce sulla freschezza e sulla qualità complessiva del prodotto. Gli ingredienti per un panettone al top La base di un panettone artigianale di eccellenza include acqua, farina, zucchero, burro, uova, latte, scorzette di arancio e cedro candite, uvetta sultanina, lievito naturale e sale. L’uso di ingredienti di alta qualità, come burro d’alpeggio, buona panna e uvetta di Corinto macerata in vini profumati, contribuisce a un prodotto finale di livello superiore. Il segreto del panettone artigianale di qualità risiede nella maestria degli artigiani, nella selezione accurata degli ingredienti e nell’amore per la tradizione. Ogni fetta è un assaggio di passione e dedizione, un viaggio attraverso il tempo e il gusto che rende il panettone artigianale una vera e …

Babbo Natale del terzo millennio

Babbo Natale del terzo millennio

Babbo Natale del terzo millennio Babbo Natale del terzo millennio Il mese di Dicembre ci porta a pensare alle festività e queste evocano alla mente scenari imbiancati e paesaggi nordici. Ai bimbi vengono raccontate storie in attesa che Babbo Natale arrivi dal Grande Nord con la sua slitta trainata da renne, portando doni. Immaginiamo scenari polari e villaggi sperduti in mezzo ai ghiacci, dai quali il simpatico ”vecchietto” giungerà. E l’atmosfera di festa cancella la coscienza di quanto quei luoghi stiano mutando a causa dei cambiamenti climatici e il rischio di perdere ciò che oggi diamo per scontato nel nostro bellissimo e sofferente pianeta, nella natura come l’abbiamo sempre conosciuta. Il futuro sotto le tue mani Gli scienziati ci dicono che nel 2100, un periodo che a noi sembra ancora molto lontano perché percepiamo il tempo secondo il metro della durata della nostra vita, ma che, geologicamente parlando, è molto più breve di quanto crederemmo, la maggior parte dei ghiacciai alpini potrebbe essere sparita. Questo sarebbe un danno enorme, non soltanto perchè perderemmo i magnifici paesaggi che oggi ammiriamo, ma anche importanti risorse idriche e la memoria storica di parte del nostro pianeta e dei cambiamenti in esso intercorsi lungo i millenni. L’archivio del ghiaccio Infatti il ghiaccio contiene, nelle sue stratificazioni, polveri atmosferiche, gas, isotopi radioattivi e resti biologici di forme di vita e costituisce un archivio naturale della storia del nostro pianeta e dei cambiamenti subiti nel corso delle varie ere. Per questo nel 2015 è nato il progetto Ice memory, tra l’Università Ca Foscari di Venezia, il Cnr e l’Università di Grenoble, volto a prelevare carote di ghiaccio nei siti a maggior rischio di scioglimento per poi stoccarle in una sorta di banca del ghiaccio in Antartide, dove potranno essere studiate e conservate a memoria del passato …