Al pepe Rosa di Paolo Spaziani

Essere sé stessi è una virtù esclusiva dei bambini dei matti e dei solitari

La Guida Enogastronomica per Autostoppisti torna a Frosinone, luogo di incontro e flussi temporali. Qui Paolo, oste del Ristorante al Peperosa, ha pensato e realizzato un viaggio sensoriale che parte concettualmente dalla Ciociaria e arriva a Trastevere. I piatti del menu sono studiati per ricreare il sapore della tradizione con prodotti ricercati e di grande qualità. Dalla terra alla terra…un percorso fatto di materia prima e riscoperte gastronomiche. Come i Fini Fini: pasta fatta a mano realizzata con farina Senatore Cappelli, guanciale (stagionato direttamente all’interno del locale) e carciofi croccanti. Una ricetta della tradizione della cucina Frusinate. Dove l’abbinamento con Agape Cesanese del Piglio Superiore di Petrucca e Vela DOCG (uva 100% Cesanese) www.cesanese.it, permette la chiusura di un cerchio temporale. Nessuna regola da iniziati o pose ostentate da sedicente intenditore eretto a sacerdote dell’enologia. Questo è un vino che restituisce al bevitore il piacere di un gesto naturale come il bere un bicchiere di vino con le persone care. Per accompagnare indistintamente il neofita e l’esperto a riappropriarsi della reale dimensione del bere.

Seven, nella vita c’è più rigore che nel sogno

Nella vita c’è più rigore che nel sogno

Nella vita c’è più rigore che nel sogno “Il signor L. Prosser era, come si suol  dire , soltanto  umano . In altre  parole  era una forma di  vita  bipede a base carbonio,  discendente  da una  scimmia .” D.Adams Ci sono luoghi dell’anima dove tutto è possibile. Dove incontri persone che, al di là della differenza dei gusti, la vedono nello stesso modo. Ovviamente non si parla di pensiero unico. Tutt’altro. Stiamo parlando di medesima visione della vita. Uno sguardo che va oltre. Oltre tutti. Che attraversa momenti difficili, difficoltà di ogni tipo, giorni neri, periodi duri. Tutto rimane fuori della porta d’ingresso. Della sala prove, della camera dove ascoltiamo musica, dello studiolo, dell’angolo appositamente ritagliato. Quel luogo dove non ci sono o, non ci dovrebbero essere, giudizi, prese di posizione preconcette. Dove tutti siamo uguali, nessuno è migliore di un altro. Il posto in cui tutti hanno qualcosa da dire e moltissimi sono interessati ad ascoltare. Un’alba dai mille colori che è espressione di ciò che scorre e avviene dentro, nel profondo. Seven L’ Autostoppista con il suo Taccuino è arrivato sulle colline del sub-comprensorio dell’Alto Orvietano, dove c’è un piccolo borgo, Monteleone d’Orvieto. Alle sue porte Andrea e Michele hanno riprodotto i tratti di quello che era il loro sogno: Seven Restaurant. Un luogo per il convivio dove, come affermato da Michel de Montaigne alla conclusione di un’agape tra amici “L’arte di cenare bene non è cosa da poco, Il piacere di farlo non è un piacere da poco”. Sogno era, ma realtà è: Porcini arrosto con foglia di alloro. Non c’è rottura e alterità alcuna tra le due dimensioni e il territorio supporta l’assenza di contrasti. E’ grazie all’abbinamento con il Ciliegiolo (uve 100% Ciliegiolo) della Cantina Pomario, azienda vitivinicola poco distante dal Ristorante che potremmo pensare che il mondo reale sia avvolto come un sogno da un …