a cura di Marco Sargentini
Essere sé stessi è una virtu’ esclusiva dei bambini dei matti e dei solitari
“È assai piacevole vedere che il vostro entusiasmo per il nostro pianeta permane inalterato, per cui ci teniamo ad assicurarvi che i missili telecomandati che in questo momento si stanno dirigendo verso la vostra nave sono parte integrante dell’accoglienza speciale che riserviamo ai nostri clienti più entusiasti, e che le testate nucleari dei detti missili ci sono ovviamente solo a titolo di cortesia.
Non vediamo l’ora che diventiate nostri clienti nella vita futura… Grazie”. D. Adams
Viaggiare è ricerca
Viaggiare è ricerca. Ricerca di risposte. Fame di domande. Scoprire nuovi luoghi non è un semplice ascoltare, leggere, osservare. È vedere i propri sentimenti più nascosti, le proprie paure, debolezze, timori, trasformati in visioni, esperienze, poesie, quadri, fotografie. È passeggiare tra i vicoli di una città sconosciuta sentendosi stranamente a casa. Percepire una canzone venire da un vicolo, soffermarsi per goderne la melodia o il ritmo serrato. Passare oltre cantandone uno stralcio, una frase, un ritornello. Sentire che quelle note ci si sono attaccate addosso perché facevano già parte di noi. Il viaggio è quel luogo dove non conta dimostrare. Secondario è il mezzo. Quello che fa la differenza è il risultato. È quel posto in cui con una Ferrari o un Panda di colore rosso in ogni caso si arriva a destinazione. E a nessuno importa, o, almeno, dovrebbe importare, con quale mezzo si arriva. Viaggiare è la metafora della vita stessa.
Ristorante Al Pepe Rosa
La Guida Enogastronomica per Autostoppisti torna a Frosinone, luogo di incontro e flussi temporali. Qui Paolo, oste del Ristorante al Peperosa, ha pensato e realizzato un viaggio sensoriale che parte concettualmente dalla Ciociaria e arriva a Trastevere. I piatti del menu sono studiati per ricreare il sapore della tradizione con prodotti ricercati e di grande qualità. Dalla terra alla terra…un percorso fatto di materia prima e riscoperte gastronomiche. Come i Fini Fini: pasta fatta a mano realizzata con farina Senatore Cappelli, guanciale (stagionato direttamente all’interno del locale) e carciofi croccanti. Una ricetta della tradizione della cucina Frusinate. Dove l’abbinamento con Agape Cesanese del Piglio Superiore di Petrucca e Vela DOCG (uva 100% Cesanese) www.cesanese.it, permette la chiusura di un cerchio temporale. Nessuna regola da iniziati o pose ostentate da sedicente intenditore eretto a sacerdote dell’enologia. Questo è un vino che restituisce al bevitore il piacere di un gesto naturale come il bere un bicchiere di vino con le persone care. Per accompagnare indistintamente il neofita e l’esperto a riappropriarsi della reale dimensione del bere.
L’autostoppista
L’Autostoppista è sé stesso una metafora e trovare il giusto equilibrio tra le parti è forse il compito più difficile. Evitare di vivere di sogni come bypassare l’aridità quotidiana. Non esistono formule universali per farlo. Ognuno deve trovare la propria. In teoria vita quotidiana e il viaggio non si dovrebbero escludere a vicenda. Non sono olio e acqua. Sono acqua e zucchero. Uno dei due, ognuno decide quale, dà sapore all’altro. Dipende da noi cosa è l’acqua e cose è zucchero. Viaggiare è dove ognuno può entrare spoglio di orpelli e suppellettili se non il proprio pensiero, il proprio sentire, la propria sensibilità. Soprattutto senza questa non si riuscirà ad apprezzarne la bellezza, le potenzialità. Viene da sé che non è un mondo incontaminato. In ogni caso è popolato da uomini con limiti, brutture, meschinità. Ma forse fanno meno male. O magari, da innamorato del viaggio, i difetti sono marginali. Non ne pregiudicano il fascino complessivo. Ma non siamo adolescenti. Non abbiamo le farfalle nello stomaco. Siamo adulti. Consapevoli. Siamo nella fase, per dirla come Alberoni, in cui l’innamoramento diventa amore.
“Le città sono sempre state come le persone, esse mostrano le loro diverse personalità al viaggiatore. A seconda della città o del viaggiatore, può scoccare un amore reciproco, o un’antipatia, un’amicizia o inimicizia. Solo attraverso i viaggi possiamo sapere dove c’è qualcosa che ci appartiene oppure no, dove siamo amati e dove siamo rifiutati” R. Payne
LA RICETTA DELLO CHEF
Preparate il guanciale: tagliatelo a fette dello spessore di mezzo cm. Versate il guanciale in una padella e rosolatelo. Quando sarà appena dorato rimuovete il guanciale e mettetelo da parte, lasciando il fondo di cottura nella padella. Dopo aver versato la pasta nel bollitore, attendere 2 min per ripassarla insieme al fondo (spadellandola), ai carciofi precedentemente resi croccanti e il guanciale. Aggiungere un pizzico di peperoncino e servire.