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Petto d’anatra con frutti di bosco

a cura di Pamela Liccardo

8 Gennaio 2023

Petto d’anatra con frutti di bosco

Petto d’anatra con salsa al vino rosso e frutti di bosco

Le feste possono essere finite, ma la passione per la cucina continua a bruciare, guidandoci verso avventure culinarie irresistibili. In questo momento, l’ispirazione mi ha portato a creare un secondo piatto che incarna l’eleganza selvaggia e il gusto avvolgente del petto d’anatra. Attraverso questa ricetta, esploreremo un mondo di sapori dove la robustezza dell’anatra si fonde armoniosamente con la dolcezza succulenta dei frutti di bosco, impreziosita dalla profondità e dalla complessità del vino rosso.

Un viaggio di gusto con il petto d’anatra

Lasciate che vi guidi attraverso i passaggi di questa creazione culinaria, dove la magia della natura si traduce in un piatto eccezionale, perfetto per deliziare i palati più esigenti. Un connubio di ingredienti di alta qualità e sapori accattivanti che porterà la vostra tavola a un livello superiore. Scopriamo insieme come trasformare il petto d’anatra in una sinfonia di gusto, arricchita da una salsa al vino rosso e frutti di bosco che risveglierà i vostri sensi.

Petto d'anatra con salsa al vino rosso e frutti di bosco

Petto d'anatra con salsa al vino rosso e frutti di bosco

Pamela Liccardo, food blogger
Feste finite ma la voglia di mangiare ancora persiste, e a me è venuta voglia di preparare un secondo piatto molto allettante con il petto d'anatra selvatica. Questo piatto unisce la sapidità dell'anatra alla dolcezza del ribes e all'intensità del cesanese del Piglio per un risultato eccezionale
Portata Secondi Piatti
Cucina Italiana
Porzioni 2 persone

Ingredienti
  

  • 400 gr anatra petto
  • 250 gr ribes rosso
  • 150 gr lamponi
  • 2 alloro foglia
  • 1 cucchiaino amido di mais
  • 3 cucchiaio miele
  • 300 ml Cesanese del Piglio “Agape” di Petrucca e Vela
  • sale, pepe garofanato qb

Istruzioni
 

  • Lavate e asciugate delicatamente i frutti di bosco, sgranate il ribes. Versate il vino in una casseruola con il miele, un pizzico di sale, una macinata di pepe garofanato e le foglie di alloro. Portate a ebollizione, abbassate le fiamma e fate sobbollire per 10-12 minuti. Mentre il vino si riduce, incidete la pelle dei petti d'anatra con un coltellino affilato, formando una griglia a losanghe, senza arrivare a tagliare la carne.
  • Prendete una padella antiaderente e adagiatevi i petti d'anatra dal lato pelle e accendete il a fuoco a fiamma alta vivace per 1 minuto, abbassate la fiamma e proseguite la cottura 5-7 minuti, a seconda che preferite una cottura più o meno al sangue. La pelle rilascerà tutti i suoi grassi.  Girate i petti d'anatra e cuoceteli 3-4 minuti sull'altro lato.
  • Mentre cuociono i petti d'anatra, prelevate 2 cucchiai della riduzione di vino e fateli raffreddare. Stemperate con l'amido di mais e rimettete il tutto nella casseruola, mescolando la salsa con una frusta per evitare la formazione di grumi e riportando ad un leggero bollore. Unite i frutti di bosco, lasciate sobbollire per un paio di minuti e togliete dal fuoco.
  • Togliete i petti d'anatra dalla padella, salateli e pepateli, avvolgeteli in un foglio di alluminio e fateli riposare per 4-5 minuti. Questa è un'operazione importantissima perché l'anatra manterrà tutti i suoi succhi all'interno. Estraeteli dall'alluminio, tagliateli a fette spesse e serviteli nei piatti, aggiungete la riduzione. Unite a questo piatto il contorno che preferite. Io ho preparato un semplice purè di patate aromatizzato con zenzero e cardamomo e tanto burro.

Note

I consigli della Sommelier
L’abbinamento fra vino e petto d’anatra è una questione divertente e appassionante. Questa carne prelibata ha bisogno di un vino rosso più o meno strutturato. In linea generale consiglio il Tellures Cesanese DOCG di Petrucca e Vela, un vino elegante dalla trama olfattiva estremamente fine e variegata, che si esalta con preparazioni di grande ricchezza quali il petto d'anatra.
Questo vino ci regala piacevolissimi sentori di frutti rossi e cacao. Caldo e forte, il tannino è elevato, ma mitigato dal sapiente invecchiamento.
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