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Casale della Ioria, orgoglio del nostro territorio

a cura di Sara Sepahi Hassanabadi

22 Ottobre 2022

Il cammino della nostra rubrica ‘donne in cantina’ riprende all’ombra di un albero antico che ha più di 300 anni emblema di una azienda orgoglio del nostro territorio: Casale della Ioria. La giornata è tipicamente settembrina con quel tepore non esagerato ma che ancora riscalda il cuore e la mente. 

Tutti gli uomini sono impegnati in quello che è il periodo più faticoso dell’anno, la vendemmia, e l’azienda che ci ha accolto, nonostante la frenesia quasi “bellica” presente all’interno della sua cantina, è CASALE DELLA IORIA.  Siamo nel cuore della Ciociaria all’interno dell’area di produzione del Cesanese del Piglio DOCG, tra Anagni e Paliano. In questa azienda così impegnata ma apparentemente vuota perché il lavoro si sta svolgendo in cantina è Marina che si affaccia alla finestra del suo Casale e ci viene subito incontro appena arriviamo. È lei la nostra Donna in cantina di questo mese: Marina Perinelli. 

Conoscevo questa cantina perché è stata la mia prima esperienza diretta di visita in vigna e azienda vitivinicola appena ho iniziato a entrare didatticamente nel mondo del vino perciò, a distanza di anni, la mia emozione è stata davvero tanta. Ma la fortuna e il privilegio è stato ancor di più conoscere personalmente questa straordinaria donna, moglie, madre, produttrice di vino, imprenditrice, e tanto altro, Marina Perinelli con la quale abbiamo parlato un po’ di tutto: del ruolo e del valore aggiunto delle donne nel mondo del vino, di enoturismo, di comunicazione, di territorio e naturalmente di Cesanese.

Come sempre, si è partiti da una storia, la sua, per poi affrontare i diversi e complicati aspetti di un territorio favoloso nel quale viviamo e per il quale lei tanto si batte per affermarne lo straordinario valore in termini di qualità dei prodotti che offre. Marina sorride quando le introduciamo il titolo della rubrica per la quale la stiamo intervistando, e quel sorriso apre le porte di una storia che ritrovo esattamente nell’espressione “orgogliosamente umile” del volto e negli occhi di questa elegantissima donna. Marina infatti nasce e cresce in una famiglia di agricoltori, dove le donne, come le sue nonne e sua madre, avevano da sempre avuto un ruolo importante e diretto nella vita agricola dell’azienda.

Ecco perché rimane piacevolmente divertita da una posizione che in realtà oggi non dovrebbe affatto sorprendere bensì confermare quanto le donne hanno sempre fatto parte di questo mondo e oggi più che mai sono sempre più performanti.

È tra le primissime donne nel Lazio a credere e a far parte della Associazione delle Donne del Vino nel momento della sua costituzione, una associazione che oggi include circa 900 donne tra produttrici, enotecarie, giornaliste…che hanno come obiettivo quello di diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la valorizzazione del ruolo della donna nel settore vitivinicolo. Ma parlando nel dettaglio dell’azienda Marina ci racconta quello che è stato il momento determinante e più importante, ossia quando nei primi anni 80 era necessario rifare gli impianti dei vigneti e invece di coltivare i vitigni internazionali, percorrendo la tendenza del momento. Paolo Perinelli intraprende un lavoro a dir poco certosino di selezione e individuazione del clone antico di Cesanese della sua azienda familiare facendone un investimento per loro e per il territorio.

Profondamente legata alla terra, sia intesa come origine ma soprattutto come elemento naturale, Marina ci fa più volte presente la passione per la biodiversità che sta alla base della loro azienda da sempre. Un’azienda totalmente biologica immersa e circondata da vigneti, boschi e uliveti che sono sostanza autentica naturale e linfa del loro lavoro e della loro vita.

A chiudere questa chiacchierata che avrei voluto continuasse tutto il giorno, è uno splendido spumante rosato prodotto da Cesanese di Affile in purezza, profumato e straordinariamente complesso il cui sorso ne voglia di continuo un altro. Frutto di uno charmant lungo sugella una mattinata a dir poco perfetta tra la storia di una famiglia e di un vino, tra conoscenze, cultura e passeggiate nel bosco pieno di ciclamini rosa che ritrovo tutti in quella bevuta così appagante e elegante.

Grazie Marina di questa mattinata gioiosa e grazie del tempo e dei minuti che ci hai dedicato per questa intervista, un regalo importante che speriamo di aver usato nel modo migliore.










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