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Carbonara d’Asparagi selvatici

Carbonara d’Asparagi selvatici

Ingredienti per 4 persone

400g/600g di pasta (dipende da quanto magni) meglio se spaghetto grosso o chitarra

200g di guanciale o pancetta tesa

1 scalogno (anche mezza cipolla rossa di Cannara)

200g di asparagi selvatici raccolti sopra Spello tra gli ulivi (mi raccomando solo la parte tenera)

2 uova (4 se la voi fa seria)

100/150g di Pecorino stagionato (serio di montagna) grattugiato, va bene anche in Romano o alla peggio un bel Parmigiano 24/30 mesi

Pepe grattugiato fresco abbondante a piacere

Sale e olio q.b. (se serve)

Preparazione della Carbonara d’Asparagi selvatici

Mettere a scaldare l’acqua per la pasta.

Mondare lo scalogno (o cipolla) e tritatelo finemente.

Pulite gli asparagi e tagliateli a pezzetti sempre più grandi verso le punte.

Tagliate a pezzetti il guanciale (o la pancetta).

Grattugiate il formaggio.

Sbattete le uova e aggiungete abbondante pepe e il formaggio grattugiato.

Una volta arrivata ad ebollizione l’acqua, salatela e buttare la pasta e farla cuocere (deve essere bene al dente).

In una ampia padella possibilmente antiaderente, mettete a soffriggere lo scalogno( o cipolla) con un po’ d’olio fino a che non diventa quasi trasparente ( non fatelo seccare/bruciare) aiutandovi aggiungendo con un po’ di acqua di cottura della pasta, aggiungete il guanciale (o pancetta ) e fate rosolare.

Aggiungete gli asparagi in padella solo un minuto prima di scolare la pasta.

Scolate la pasta al dente, buttatela nella padella e saltatela per un paio di minuti, aggiungendo un po’ di acqua di cottura.

Togliete la padella dal fuoco, versateci sopra le uova sbattute e mescolate delicatamente fino a che non vedete che l’uovo inizia ad amalgamarsi bene con la pasta formando una crema ( se necessario aggiungete un cucchiaio d’acqua, non della pasta che potrebbe essere troppo salata).

Servite subito.

Buon appetito con la Carbonara d’Asparagi selvatici

Abbinamento vino:

Grechetto dei Monti Martani, bianco non troppo profumato, non troppo acido, ma di struttura e corpo; magari se ha un passaggio in legno che gli conferisce quella morbidezza in più che si sposa bene con la grassezza del guanciale.

Se passate da queste parti, passatemi a trovare a Vinosofia per bere un bel bicchiere di vino insieme.

Graziano SantucciVinosofia Spello – Umbria





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