Isola del Liri – Castello Boncompagni Viscogliosi Isola del Liri – Castello Boncompagni Viscogliosi Il castello Boncompagni – Viscogliosi è monumento nazionale e può essere definito il complesso architettonico meglio conservato in tutta la Provincia di Frosinone. Maestoso, è situato su di un masso di travertino che bloccando il passaggio del fiume Liri, lo induce a dividersi in quei due rami che formano le famose cascate alte 27 metri: la Cascata Verticale e la Cascata del Valcatoio. Inizialmente, intorno all’anno Mille, nel luogo dove ora sorge il castello, vi erano delle costruzioni che i monaci benedettini usavano come punti di raccolta e di preghiera con i fedeli. In seguito, a causa delle scorribande di saraceni e turchi, quei luoghi diventarono un rifugio delle popolazioni rurali che scappavano per mettere in salvo se stessi e il bestiame. La storia del castello vero e proprio inizia nel XV secolo con Leonardo Della Rovere, nipote di Papa Sisto IV, che fissò ivi la sua residenza. Alla morte di Leonardo, il castello fu ereditato dal fratello Giovanni, imparentato con Federico di Montefeltro, Duca di Urbino. Proprio in quegli anni, il 5 agosto del 1946, fu organizzata una congiura dai Cantelmo e dai Della Rovere contro gli spagnoli Aragonesi a favore dei francesi Angioini, per preparare la riconquista del Regno di Napoli con il sostegno anche del clero locale. Tuttavia la congiura fu soffocata nel sangue e l’unico a sopravvivere fu Giovanni Della Rovere. Il castello rimase nelle mani dei Della Rovere fino al 1579, l’anno in cui venne acquistato da Papa Gregorio XIII; si dice che il prezzo pagato fu di 100 mila scudi “di oro in oro”. Il figlio Jacopo fu investito “Duca di Sora e di Arce” il 19 aprile 1580 e divenne possessore del castello alla morte del padre nel 1585, …