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Lungo le strade del Cesanese – Seconda parte

a cura di Ilenia Carnevale

12 Luglio 2022

Girovagando tra Piglio, Serrone e Acuto – Lungo le strade del Cesanese

Le Strade del Cesanese è una delle destinazioni più suggestive della provincia di Frosinone, immersa nella natura incontaminata di un territorio ricco di storia, tra borghi medievali e sapori autentici della tradizione ciociara.

Il nostro tour inizia dal piccolo ma grazioso borgo di Piglio, alle pendici del Monte Scalambra
Piglio

Il punto più alto del centro storico è dominato dal Castello Colonna, risalente all’XI secolo. Il maniero è suddiviso in una parte alta costruita sulla spianata della collina e in una parte inferiore. Fu edificato in posizione strategica per controllore la via di accesso agli Altipiani di Arcinazzo. Attualmente ospita l’Antiquarium comunale.

“L’Arco della Fontana” che si apre nella parte inferiore del vecchio castello, orientata verso il paese, è fiancheggiata da una trifora tardo-romanica.

Tra gli edifici di culto, meritano una visita la duecentesca Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore con rifacimenti in stile barocco. Il Santuario della “Madonna delle Rose” sorto nel XVII secolo in seguito ad un evento miracoloso. Sembra, infatti, che ad un affresco del XIV secolo sia stato attribuito il miracoloso arresto della peste del 1656.

A queste due importanti chiese se ne aggiungono altre di sicuro interesse. La Chiesa di San Rocco, il Convento di San Lorenzo fondato, secondo la leggenda, da San Francesco in viaggio verso Subiaco, e il Convento di San Giovanni, eretto nel 1620.

Serrone

Continuiamo il nostro tour con la visita del centro storico di Serrone, costruito in epoca preromana dagli Ernici, partendo da un villaggio fortificato nella località Lesca.

Nei pressi della località Grotte vennero rinvenuti numerose ville romane risalenti al III secolo d.C.

La presenza di importanti vie di comunicazione favorì la nascita del primo insediamento fortificato nel VI secolo alle pendici del Monte Scalambra.

Qui immerso su di un fianco del Monte, troviamo l’Eremo di San Michele. Addossato su un costone roccioso sembra quasi scavato nella roccia. Con il tempo il culto di San Michele Arcangelo introdotto dai Benedettini di Subiaco, pare sia stato fondato da S. Benedetto durante un soggiorno contemplativo.

Oggi questo suggestivo Eremo è visitabile su richiesta.

Di origine incerta e più volte ricostruita, troviamo la Chiesa di San Pietro Apostolo, che venne ampliata e restaurata proprio dai suoi abitanti.

Al suo interno si sviluppa una grande navata centrale e due piccole laterali, dove sono stati rinvenuti alcuni affreschi attribuiti alla scuola di Raffaello.

Nella parte alta del borgo si trova il Museo del Costume. Qui sono conservati i costumi teatrali realizzati da Beatrice Minori nel corso della sua attività di sarta della RAI TV e di importanti registi italiani. Fu anche sarta personale di Eduardo de Filippo.

Beatrice Minori ha voluto donare al suo paese tutti i costumi teatrali di scena, indossati dai più illustri personaggi dello spettacolo come Vittorio Gassman. Abiti indossati per interpretare personaggi come Masaniello, Filumena Marturano, Notre Dame de Paris.

Nell’omonima frazione di Serrone sorge, infine, la Chiesa di S. Quirico. Sembra sia stata utilizzata per la sosta ed il ristoro dei viandanti e dei pellegrini diretti a Subiaco.

Acuto

Terminiamo questo piccolo ma affascinante tour ad Acuto. Un piccolo borgo medievale affacciato sulla valle del Sacco. Il panorama mozzafiato sui Monti Lepini ed Ernici e sui vigneti del Cesanese meritano una visita con la macchina fotografica. Gli eleganti palazzi del centro storico sono impreziositi da raffinati portali in pietra, ultima testimonianza dell’antica tradizione degli scalpellini ormai perduta.

Al centro del paese sorge il Castello, abitato dai conti Giannuzzi Savelli. Fu edificato intorno all’anno Mille. Il portale d’ingresso preceduto da una doppia scalinata laterale, conduce ad un atrio spazioso da cui si accede ai due piani.

All’ingresso del paese troviamo la duecentesca Chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco. Costruita per accogliere i pellegrini durante i giubilei in occasione di epidemie da cui si salvarono gli abitanti del paese.  Conserva un ciclo di affreschi di pregevole fattura.

Dalla prima metà del XIX secolo fin quasi all’Unità d’Italia la chiesa fu utilizzata come primo cimitero extra-urbano di Acuto, in occasione delle epidemie di colera.

Maestosa ed imponente, la Collegiata di Santa Maria è considerata una delle chiese del Settecento più belle della regione Lazio. L’edificio, decorato in stile barocco, sorge in posizione dominante e centrale.

Fuori dal borgo, nell’area dei vigneti, si trova invece la chiesa di Santa Maria Maddalena, un antichissimo edificio di culto. Qui venne fondato un piccolo lebbrosario per volontà dell’arciprete Pietro.  Di origine medievale, si presenta con una facciata a capanna in pietra viva. Al suo interno era decorato da dipinti e sculture, delle quali oggi non restano che scarse testimonianze.

Laghetto del Volubro a Serrone

A poca distanza dal paese c’è il Laghetto del Volubro, di origine carsica, situato in un ambiente incontaminato. È un luogo ideale per i picnic all’aria aperta ed è particolarmente suggestivo nei mesi invernali, quando la neve imbianca i rilievi circostanti.

La meravigliosa pista ciclabile

C’era una volta un trenino, che arrancava lentamente dal centro di Roma fino a Fiuggi, a circa 70 chilometri di distanza. Ora in questi luoghi incontaminati sorge una delle più belle piste ciclabili del Lazio, lungo un percorso di circa 25 KM. Partendo sotto la città di Paliano e salendo gradualmente a mezza costa sui monti Ernici fino a raggiungere la città di Fiuggi, passando da Serrone, Piglio e Acuto.  È stata realizzata in sostituzione della ferrovia costruita nel 1930.

Il percorso offre una magnifica vista sulla Valle del Sacco e spesso s’immerge in una fitta vegetazione, costeggiando i numerosi vigneti del Cesanese. Nei tratti più vicini alla strada la pista ciclabile è protetta da una barriera di legno rinforzata. Gli edifici delle stazioni invitano ad una sosta negli attraenti borghi medievali, dove oltre a visitare i numerosi siti turistici, si può gustare l’ottima cucina locale.

 

 










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