a cura di Livia Gualtieri
Tra sogni e bisogni
Tra sogni e bisogni
La nostra vita è scandita da tempi ben definiti e da ritmi spesso frenetici, tesi al raggiungimento di risultati professionali, al benessere economico, alla produttività. Ma la vita non dovrebbe essere solo obblighi, solo corsa al successo e fredda necessità. Essere adulti ci impone responsabilità e senso del dovere e questo comporta la perdita di una parte importante di noi stessi, la spontaneità e la giocosità. E, spesso, anche la spinta verso la realizzazione dei nostri desideri.
I bambini, invece, ci insegnano che essere spontanei e volere la felicità è un impulso sano e che fa stare bene. E così ci troviamo ad esplorare la contrapposizione tra sogni e bisogni. Da piccoli prevalgono i primi, da grandi i secondi. Eppure non uno solo di questi è importante per essere completi e soddisfatti. Entrambi sono parte fondamentale del nostro vivere, con valore diverso. Il bisogno è la necessità di soddisfare una carenza, di colmare un vuoto che non ci permette di vivere bene; spesso un bisogno si definisce primario. Come respirare, mangiare, guadagnare per vivere serenamente.
Il sogno, invece, non muove da un vuoto; dobbiamo essere nella nostra pienezza per sognare, cioè ambire ad un traguardo che non ci sfama, che non ci copre dal freddo o dalle intemperie, che non ci dà per forza una collocazione nella società.
Sognare ci innalza al di sopra della fredda quotidianità, ci fa volare in mondi più puliti e fantasiosi, ci riporta a quelle aspirazioni che nell’infanzia forgiavano la nostra capacità di vedere il mondo attraverso occhi più puri ed ottimisti. Sognare è cercare di realizzare i nostri desideri. Non per nulla la parola desiderio deriva da de sidera (in latino, lontananza dalle stelle), come a dire che desiderare è voler riparare la mancanza delle stelle, la lontananza da quella luce che illumina la nostra esistenza e che ci dà il coraggio di essere audaci. Di osare spingerci oltre i nostri limiti per toccare quelle vette di felicità che poniamo al di là di confini che, spesso, pensiamo invalicabili ma che, con la spensieratezza e l’audace incoscienza di un fanciullo, possiamo oltrepassare. E’ per questo che il bisogno ha come orizzonte il conosciuto, il già noto; mentre il sogno non ha altro confine che la nostra capacità di immaginare e inseguire la felicità. Con tutta la forza che l’infanzia conosceva e che l’età adulta ci ha rubato, al contatto con la dura realtà. Cuore puro e fantasia possono salvarci dall’invecchiare nell’animo e rappresentare quell’elisir di giovinezza che da sempre inseguiamo.
Perché, come cantava Frank Sinatra ” Ogni sogno può diventare realtà se sei giovane di cuore … ”