a cura di Alfio Mirone
Musica Parole e Silenzi
Nel panorama musicale contemporaneo, raramente si assiste a creazioni che sfidano i confini tradizionali dell’espressione artistica con la stessa audacia e visione del progetto “Musica Parole e Silenzi“, ideato dal bassista di eccezionale talento Claudio Campadello. Questa rassegna artistica non è semplicemente un concerto; è una celebrazione polifonica dell’arte in cui la musica, le parole e il silenzio danzano in un balletto armonioso, orchestrato con maestria e innovazione.
Campadello, la cui carriera spazia tra la rigida disciplina della musica classica e le libertà espressive del jazz, ha trascorso decenni perfezionando la sua arte. Discepolo del rinomato Franco Petracchi, la sua abilità non si limita all’esecuzione impeccabile ma si estende alla sperimentazione audace con il suo basso a cinque corde, trasformandolo da mero accompagnatore a protagonista solista di una narrazione sonora che sfida ogni aspettativa.
Il progetto “Musica Parole e Silenzi” rappresenta l’apice di questa ricerca artistica, un’esperienza immersiva che va oltre il mero ascolto per diventare un viaggio sensoriale. Campadello non si limita a suonare; egli dipinge con il suono, intrecciando melodie, armonie e ritmi in un tessuto sonoro che avvolge l’ascoltatore, spesso rompendo il tradizionale silenzio del basso per farlo risuonare in solitaria, con una presenza scenica sorprendentemente eloquente.
Caroline Baglioni
L’aggiunta dei testi di Caroline Baglioni, un’attrice e autrice di successo, altrettanto innovativa e suggestiva, arricchisce ulteriormente questa tessitura sonora. Le sue parole non sono semplici commenti musicali; sono ponti che collegano l’emozione pura alla comprensione profonda, guidando l’ascoltatore attraverso le varie atmosfere e stati d’animo evocati dalla musica. La scrittura di Baglioni è un delicato filo d’oro che cuce insieme le varie parti dello spettacolo, dando vita a un’opera d’arte sinestetica che stimola mente, cuore e anima.
In “Musica Parole e Silenzi”, Campadello ha creato qualcosa di unico nel suo genere: un dialogo tra il suono del basso e la parola scritta, tra l’espressione musicale e l’introspezione poetica. Ogni brano è una storia, ogni silenzio un respiro, ogni parola un colore aggiunto al quadro complessivo. L’esibizione diventa così un viaggio attraverso paesaggi emotivi vari e complessi, dove ogni nota e ogni sillaba sono cariche di significato.
Questo progetto non è solo un’innovazione nel campo della musica e della narrazione, ma un’esperienza trasformativa per chi ha il privilegio di assistervi. Questo artista ha tracciato una nuova rotta nel mare dell’espressione artistica, dimostrando che la bellezza può nascere dalla fusione di mondi apparentemente distanti. In un’era in cui l’arte rischia di diventare sempre più omogenea e prevedibile, progetti come questo ricordano a tutti noi il potere trasformativo e senza tempo dell’arte genuina, sperimentale e profondamente umana.