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CARNE COLTIVATA

a cura di Maria Mandarelli

10 Luglio 2023

CARNE COLTIVATA

Dal 28 marzo non è possibile produrre, commercializzare e importare alimenti artificiali di cui grande simbolo di questa battaglia è stata la carne sintetica. Così mi sono chiesta è così pericolosa come descrivono?

Per creare la carne sintetica bisogna iniziare dalle cellule staminali animali, prelevate tramite una biopsia indolore, queste vengono moltiplicate e coltivate in un bioreattore che imita le condizioni del corpo dell’animale, insieme a una miscela di nutrienti (approvati dall’UE). Queste cellule crescono fino ad ottenere il muscolo di carne desiderato. Questo metodo è stata sperimentato per la prima volta nel 1912 fino a essere perfezionato e brevettato dall’olandese Willem Van Eelen nel 1995, che è riuscito ad ottenere un tessuto di carne aventi completa somiglianza estetica ed organolettica alla carne convenzionale. Infine nel 2009 la start up Mosa Meat iniziò a perfezionare la produzione fino ad ottenere nel 2013 il prodotto di cui oggi discutiamo.

Il motivo per cui si cerca un’alternativa alla carne è principalmente ambientale.

Infatti la FAO stima che gli allevamenti sono responsabili del 14,5% dei gas serra emessi annualmente. Inoltre occorrono mediamente 11.500 litri d’acqua per produrre un kilo di carne bovina, mentre secondo lo studio del 2011 “Environmental Impacts of Cultured Meat Production” (di Hanna L. Tuomisto, and M. Joost Teixeira de Mattos), per la stessa quantità di carne coltivata bastano tra i 367 e i 521 litri.

Un’altra ragione è quella sanitaria, l’allevamento intensivo richiede un massiccio uso di antibiotici, per prevenire epidemie o una qualsiasi altra malattia, questo contribuisce a provocare l’antibiotico-resistenza negli esseri umani.

Secondo il rapporto dell’aprile 2022 di IPES Food il mercato delle proteine varrà 28 milioni di dollari nel 2025 sei volte di quello che valeva nel 2020, queste condizioni favoriscono un maggiore investimento nella carne coltivata, che hanno raggiunto nel 2021 i 1,38 milioni, sempre nel 2021 c’erano 107 società in 25 Paesi, di cui solo 1 era in Italia e 29 in Europa.

Non trovato ricerche scientifiche che proverebbero che il consumo di carne sintetica a lungo termine comporti qualche rischio per la salute del consumatore.

Anche se ormai in Italia è vietata, in Europa il prodotto cade sotto la disciplina dei «novel foods» dovrà superare prima il parere tecnico dell’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) e poi quello della Commissione.

Il dibattito contro la carne artificiale è nata soprattutto per proteggere la biodiversità. Premettendo che seguo una dieta onnivora neanche particolarmente salutare, dal mio punto di vista, abbiamo perso un’occasione di incidere meno sull’ambiente e salvaguardare realmente la biodiversità.

Ormai quasi se non tutti acquistiamo carne al supermercato pensate veramente che quella non sia omologata?

 










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