Alvito un viaggio tra storia e natura in ciociaria

Alvito: un viaggio tra storia, natura e villaggi abbandonati

Alvito: un viaggio tra storia, natura e villaggi abbandonati Alvito: un viaggio tra storia, natura e villaggi abbandonati L’itinerario escursionistico del mese ci porta a scoprire Alvito, un gioiello incastonato tra borghi medievali, paesaggi mozzafiato e villaggi fantasma che custodiscono segreti di un passato ricco di storia. Alla scoperta delle radici: fondazione e ricostruzione Situata su di una collina chiamata Monte de Albeto, la città di Alvito affonda le sue radici nel X secolo. Il suo nucleo originario, il borgo fortificato di “Castello,” sorse vicino all’antico centro benedettino di Civita di Sant’Urbano, distrutto dai Saraceni. L’abate di Montecassino Aligerno, artefice della rinascita di quest’area, commissionò la costruzione di un imponente castello, parte di un ambizioso piano di riappropriazione territoriale della “Terra di San Benedetto.” Nel corso dell’XI secolo, Alvito fu teatro di continui sconvolgimenti territoriali e geopolitici, con dominazioni e battaglie che coinvolsero d’Aquino, gli Angioini e i francesi Cantelmo. Quest’ultimi ricostruirono la fortezza dopo il crollo causato da un devastante terremoto nel settembre del 1349. I segni di questo affascinante passato si riflettono ancora oggi tra le mura del suggestivo Castello Cantelmo, punto di partenza della nostra escursione. Tra sentieri e panorami: il Monte Morrone L’itinerario si snoda attraverso i sentieri del Monte Morrone, una catena montuosa che abbraccia i comuni di Alvito, Vicalvi, Posta Fibreno e Campoli Appennino. Il paesaggio offre ampie vedute sulla Valle di Comino, la catena appenninica del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, la piana del Lago di Posta Fibreno e persino i lontani Monti Ernici e Monti Lepini. Il percorso ad anello segue antiche strade rurali in un contesto geomorfologico carbonatico. Lungo il tragitto, si incontrano suggestive doline da crollo come Fossa Licia e Fossa Maiura, e doline a scodella come Fossa Micera, oggi ancora coltivata. La superficie rocciosa frastagliata e la pietrosità accentuata fanno da …