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Castello Corte d’Avalos di M.S.G.C.

a cura di Chiara Carla Napoletano

14 Marzo 2023

Castello Corte d’Avalos di M.S.G.C.

Castello Corte d’Avalos di M.S.G.C.

Un tesoro storico nella Provincia di Frosinone

Il castello di Monte San Giovanni Campano è un luogo di grande importanza storica e culturale. Situato nel territorio dei Monti Ernici, fu costruito nel Medioevo, verso la fine del X secolo. Proprio la sua posizione strategica in grado di garantire una vista panoramica sulla zona circostante ha permesso al castello di svolgere egregiamente una funzione di difesa, anche se, durante i secoli, ha subito più volte diversi attacchi e terremoti, per questo motivo ha cambiato aspetto pur mantenendo le sue caratteristiche originarie. Nel 1157 divenne proprietà dei Conti d’Aquino, vassalli di papa Adriano IV. Tra il 1244 e il 1245 vi fu rinchiuso dai suoi stessi familiari San Tommaso d’Aquino, costretto a soggiornare nel castello contro la sua volontà; ciò avvenne perché il Santo era entrato a far parte dell’ordine dei frati Domenicani compromettendo i piani dei genitori che lo volevano abate di Montecassino come lo era stato suo zio. Si dice che il santo sia riuscito a fuggire calandosi con una corda da una delle finestre. Nel 1440, il castello divenne proprietà di Innico d’Avalos, un marchese spagnolo che aveva sposato Antonella d’Aquino. L’attacco più rovinoso che ha subito il castello avvenne nel 1495, quando le truppe del re di Francia Carlo VIII scesero in Italia per conquistare il regno di Napoli. Avendo incontrato una salda resistenza, le truppe utilizzarono l’artiglieria, conquistarono e saccheggiarono il castello distruggendone diverse aree e uccidendo tutti coloro che incontrarono sul loro cammino.  Nel 1595 divenne proprietà dello stato pontificio. Nel 1990 fu acquistato dalla famiglia Mastroianni che provvide a restaurarlo. Oggi il castello appare in tutto il suo splendore e comprende il palazzo ducale del quale rimangono 3 dei 5 piani; 2 furono distrutti a seguito dei danni dei diversi terremoti subiti. Il pianterreno è costituito da due sale d’armi, il primo piano da 4 saloni, infine all’ultimo piano sono conservate le stanze dove fu rinchiuso San Tommaso d’Aquino, mentre la cella dove fu tenuto prigioniero è stata trasformata in una cappella. Sul piazzale di Corte si erge la torre maschia del XII secolo, a pianta quadrata, alta circa 20 metri e circondata da un bastione a scarpata. Di fronte si trovano le “Carceri pontificie”. La torre pentagonale del XIII secolo si trova a Nord-Est del complesso con 2 piani ben conservati e ammobiliati. Fra le due torri esisteva una comunicazione sotterranea e un passaggio che conduceva a un’uscita di emergenza. Al castello fu aggiunto anche un palazzo rinascimentale, che ospita da diversi anni il ristorante “Corte d’Avalos”, ricco di sale magnificamente rifinite. Uno scalone centrale conduce ai piano alti degli appartamenti nobili, oggi le stanze dove poter soggiornare. Di fronte l’ingresso del ristorante vi è una fontana con la statua di una ciociara che tiene in mano un’anforetta, un’opera molto fine e di valore. Il castello è aperto a tutti i visitatori che vogliano conoscerne la storia e offre eventi musicali e culinari di vario genere.










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