La Cura del Sole La purificazione dell’aria non è solamente un inno che desideriamo innalzare, qui si tratta del genere dell’opera “L’Iris” di Mascagni. È un trionfo della natura, cantato attraverso la musica, un omaggio al grande vivificatore della terra, espresso attraverso il magistero divino del suono. Qui, invece, troviamo una nota semplice come l’azione igienica della luce e del calore solare. In una giornata limpida e serena, ci si sente gioiosi ed allegri. Questo stato psichico è dovuto all’azione della luce. Mantenendo le stesse condizioni di benessere fisico, se il cielo si oscura improvvisamente, diventiamo tristi, talvolta persino noiosi. È da qui che deriva la natura mutevole, spensierata, leggera e poco preoccupata del domani, che notiamo nei paesi costantemente accarezzati dal sole. La luce solare contribuisce alla purificazione dell’aria: le piante assorbono una maggiore quantità di anidride carbonica ed emettono una maggior quantità di ossigeno. Così, l’atmosfera si purifica dai gas nocivi e li trasforma in ossigeno, elemento vitale per la vita. È comprensibile perché le cure climatiche in luoghi ricchi di vegetazione e sole siano consigliate. Inoltre, la luce provoca l’ossidazione e la decomposizione delle sostanze organiche presenti nell’aria, distruggendo la vitalità di virus e batteri. Questo è quanto afferma il dottor Favari nel suo libro “Il Medico di Sé Stesso”, datato 1920. Ora, capiamo l’errore madornale commesso durante la pandemia di COVID-19. Tutti rinchiusi in casa, senza respirare aria pura e senza godere della luce solare, indossando ridicole mascherine che impedivano persino di vedersi in faccia. Il segreto era, invece, di respirare aria fresca e di esporsi alla luce solare, per favorire la produzione di vitamina D, necessaria a stimolare il sistema immunitario e difenderci dal contagio. Siamo stati spinti a fare esattamente il contrario, ignorando gli insegnamenti del passato. Speriamo che questa lezione sia stata appresa.