Ristorante il Vicolo

Ristorante Il Vicolo di Atina

Ristorante Il Vicolo di Atina Ristorante Il Vicolo di Atina Nel cuore del suggestivo borgo di Atina, Il Ristorante Il Vicolo si distingue come una delle destinazioni più affascinanti per gli amanti della buona cucina e delle tradizioni enogastronomiche della Ciociaria. Situato tra le antiche mura del paese, questo ristorante offre un’esperienza culinaria che unisce autenticità e creatività, rendendo omaggio ai sapori locali con piatti preparati utilizzando ingredienti freschi e a km 0. Ogni piatto racconta la storia di una terra ricca di tradizioni e materie prime uniche, provenienti principalmente dalla Valle di Comino. Le chef del ristorante Il Vicolo Alla guida della cucina ci sono due chef di grande talento, Annalaura e Gessi, che hanno saputo creare un connubio perfetto tra tradizione e innovazione. Il loro approccio attento e moderno valorizza ogni ingrediente, dando vita a piatti che spaziano dai classici della tradizione locale, come i ravioli e i funghi stufati, fino a creazioni più sperimentali. La filosofia del ristorante ruota attorno alla stagionalità dei prodotti, garantendo un menu sempre rinnovato e in grado di sorprendere i palati più esigenti. Inoltre, la cucina si distingue anche per la sua flessibilità nel soddisfare esigenze alimentari diverse, con opzioni vegetariane e senza glutine disponibili​. Atina DOC Il vero punto di forza di Il Vicolo è la straordinaria cura posta nell’abbinamento dei piatti con la carta dei vini. La selezione enologica è pensata per accompagnare al meglio le pietanze, con un’attenzione particolare ai vini locali, tra cui spicca il Cabernet di Atina DOC . Questa cura per i dettagli permette di vivere un’esperienza enogastronomica completa, dove ogni sorso e ogni boccone sono studiati per creare un’armonia perfetta. La cantina del ristorante ospita anche altre eccellenze vinicole del Lazio, offrendo un viaggio attraverso i sapori e i profumi del territorio​. L’atmosfera accogliente e la professionalità del personale completano l’esperienza a …

III edizione del pan a moll ad alvito

Scopri la magia della Festa del Pan a Moll ad Alvito

Scopri la magia della Festa del Pan a Moll ad Alvito Scopri la magia della Festa del Pan a Moll ad Alvito Un tuffo nelle tradizioni gastronomiche di Alvito Il 10 agosto, il pittoresco borgo di Alvito si trasformerà in un paradiso per i buongustai, ospitando la terza edizione della celebre “Festa del Pan a Moll”. Questo evento imperdibile attira ogni anno appassionati di gastronomia da ogni dove, desiderosi di assaporare il tradizionale Pane Ammollo e immergersi nella vivace atmosfera della festa, che coinvolge l’intera comunità alvitana. Un viaggio sensoriale tra tradizione e innovazione La sola menzione del Pane a moll fa venire l’acquolina in bocca. Questo piatto, pur essendo considerato “povero” per le sue origini contadine, ha saputo reinventarsi nel tempo, conquistando persino i palati più esigenti dei moderni ristoratori. Classificato come PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) del Lazio da Arsial , il Pane Ammollo è un vero e proprio simbolo della tradizione gastronomica di Alvito, celebrato in grande stile durante la festa del 10 agosto nel cuore storico del paese. Un piatto di storia e cultura Questo piatto ha radici profonde nella cucina ciociara, specialmente nei comuni di Sant’Elia Fiumerapido e Alvito. Nasce dall’ingegnosità contadina, che valorizzava ogni risorsa disponibile, trasformando il pane raffermo in una prelibatezza irresistibile. La preparazione del Pane a moll, infatti, è un’arte che conserva la consistenza e il sapore del pane, esaltati dal caldo abbraccio di un brodo ricco e profumato. Un dolce segreto di Alvito Oltre al delizioso Pane a moll , Alvito è famosa per un’altra prelibatezza: il torroncino di pasta reale. Noi di Ciociaria&Cucina vi consigliamo di non perdervi l’occasione di assaggiare questa specialità presso la Pasticceria Di Tullio , la più antica e rinomata del territorio. Un piccolo gioiello di dolcezza che vi conquisterà al primo morso. L’impegno della comunità Grazie all’impegno della Rete VisitAlvito , …

Notte Bianca a Posta Fibreno: un'esperienza magica sulle rive del lago

Notte Bianca a Posta Fibreno: un’esperienza magica sulle rive del lago

Notte Bianca a Posta Fibreno: un’esperienza magica sulle rive del lago Notte Bianca a Posta Fibreno: un’esperienza magica sulle rive del lago Posta Fibreno, 27 luglio 2024 – dalle ore 20:00 L’estate si accende di magia con la Notte Bianca a Posta Fibreno , un evento imperdibile che trasformerà le rive del suggestivo Lago in un palcoscenico di emozioni, divertimento e cultura. La Pro Loco Posta Fibreno e Living Ciociaria vi invitano a partecipare a questa serata straordinaria, all’insegna del motto “Sulle rive del lago”. Un programma ricco e variegato La Notte Bianca offre una vasta gamma di attività e attrazioni pensate per coinvolgere e divertire persone di tutte le età. Dai mercatini dell’artigianato agli stand di street food, la serata promette di soddisfare i gusti di tutti. Mercatini dell’artigianato: scoprite prodotti unici e fatti a mano dagli artigiani locali, ideali per chi ama trovare oggetti originali e di qualità. Sostenete la creatività del territorio e portate a casa un pezzo di Posta Fibreno. Animazione per bambini: i più piccoli potranno godere di giochi, spettacoli e attività di animazione pensate appositamente per loro, rendendo la serata magica anche per i più giovani. Esperienza culinaria: degustate le delizie gastronomiche proposte dai numerosi stand di street food, con specialità provenienti da diverse tradizioni culinarie e prodotti tipici locali della Ciociaria. Birrifici artigianali: scoprite una selezione di birre locali di alta qualità, con la possibilità di degustare diverse tipologie di birra e di conoscere i segreti del mestiere direttamente dai produttori. Musica, arte e divertimento La serata sarà animata da una serie di performance musicali e artistiche che vi terranno compagnia fino a tarda notte. Musica dal vivo e DJ set: band e artisti locali si esibiranno con un repertorio vario che spazierà tra diversi generi musicali, seguito da un DJ set che trasformerà la notte in una grande festa a cielo aperto. Mostra …

Trekking in val canneto

La Val Canneto

La Val Canneto La Val Canneto E’ nel cuore verde della Val Comino, solcata dalle acque limpide e fresche del fiume Melfa, si apre la Val Canneto, caposaldo di natura incontaminata del versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (P.N.A.L.M.), antica via di scambio tra le terre Ciociare e quelle dell’Alto Sangro. Partenza L’itinerario è raggiungibile dal paese di Settefrati, che rappresenta prevalentemente il comune di competenza del territorio in questione. Seguendo la strada provinciale per circa 9 km che dal centro storico porta al Santuario della Madonna di Canneto (1021 m s.l.m.), luogo di culto da dove si diparte il nostro percorso. Il sentiero CAI da seguire è l’F2. Segnalato ed ufficializzato dall’Ente Parco, lasciamo alle spalle il santuario e seguendo una sterrata, ci inoltriamo lungo il sentiero boscato. Il suono dello scorrere veloce dell’acqua fa da sottofondo al nostro lento fluire, assorti nell’equilibrio dinamico della natura, tra boschi di faggio e panoramiche vedute. Papa Giovanni Paolo II Diversi salti d’acqua e cascatelle si susseguono lungo il tracciato. Una delle manifestazioni più vistose e degna di nota, è senz’altro la Cascata dello Schioppaturo a 1200 m di altezza. Famosa anche per la visita “meditativa” di Papa Giovanni Paolo II nel 1985. Si segue pian piano, il sentiero, fino ad affacciarsi sulle spettacolari marmitte fluviali. Formate dall’azione erosiva del corso d’acqua special modo in prossimità delle cascate. Evitiamo di lasciare il sentiero principale pur entrando nel letto del torrente. La particolare vocazione ad ospitare parte del ciclo biologico di diversi importanti anfibi ed invertebrati tipici dell’ambiente lotico delle forre appenniniche. Camminare in punta di piedi e rispettare l’ambiente circostante. E’ l’approccio con cui ci si può sentir parte integrante del sistema, contribuiendo alla conservazione nel tempo di tali habitat. Dopo una serie di tornanti si apre una radura all’ombra dei faggi. Sul margine sinistro del bosco …