Gianni - libertà di coscienza, libertà di parola - Scopri la 2ª puntata del Podcast

Il podcast di Gianni: libertà di coscienza, libertà di parola

Il podcast di Gianni: libertà di coscienza, libertà di parola Il podcast di Gianni: libertà di coscienza, libertà di parola Scopri la 2ª puntata La seconda puntata del podcast di Caroline Baglioni si distingue per la sua profondità emotiva, trasportando l’ascoltatore in un mondo intimo fatto di ricordi e legami familiari. In questa puntata, un’eroina silenziosa emerge con forza: Rose, la madre di Caroline. Attraverso le sue parole, si percepisce il suo ruolo fondamentale nella vita della figlia, come figura che, con delicatezza, ha guidato Caroline verso il teatro, trasformando quella che poteva essere solo una passione in una vera e propria via di fuga e di crescita. L’amore intenso per papà Giampaolo Caroline ripercorre le sue radici, affrontando la complessità del legame con lo zio Gianni e l’amore intenso per il padre Giampaolo. Tuttavia, è Rose che sembra riempire lo spazio tra loro, come un filo che unisce questi ricordi e dà loro vita. La presenza di Rose è palpabile, quasi fosse la custode di questo teatro della memoria, in cui ogni frammento di vita si trasforma in una narrazione intima e potente. Caroline, guidata dalle parole e dai ricordi materni, ci invita a un viaggio che va oltre il semplice racconto biografico: le vecchie audiocassette che riascolta diventano strumenti di un teatro della memoria. Ogni parola registrata aggiunge un tassello a un mosaico che racconta la ricerca di senso e connessione con il passato. Caroline intreccia la sua voce con quella dello zio Gianni, riportando in vita momenti di un’intimità quasi palpabile, in cui Rose sembra sempre presente, quasi fosse una voce sussurrata tra le righe, un’ombra che avvolge tutto. Questo podcast non è solo un ascolto, ma un’esperienza sensoriale, un viaggio attraverso emozioni che vanno oltre la semplice rievocazione. Caroline riesce a catturare il pubblico in una narrazione che danza tra …

Il trimestrale DO di origine Estate024

D’O Estate024

D’O Estate024 Un viaggio nell’arte del gusto e nella cultura Siamo entusiasti di annunciare nel mese di giugno l’uscita del nuovo numero di D’O, Estate 024, un’edizione che promette di portare i lettori in un viaggio straordinario attraverso le meraviglie dell’arte e della cultura. Questo numero estivo è un invito a esplorare, scoprire e lasciarsi ispirare dalle storie e dalle esperienze uniche che abbiamo raccolto per voi. Un’edizione straordinaria D’O Estate 024 non è solo un magazine, ma un’esperienza che abbraccia l’essenza della nostra filosofia: l’arte come espressione delle culture, delle epoche storiche, e delle personalità creative. In ogni pagina, troverete articoli che non solo informano, ma anche ispirano, offrendo una prospettiva unica sulle diverse forme d’arte. Cosa troverete in questo numero Percorso lungo la strada dell’Appia Antica : Un viaggio nel tempo attraverso uno dei tratti più suggestivi e storici d’Italia. Scoprirete la storia, i segreti e le meraviglie nascoste lungo questa antica via romana. Luoghi Freschi della Ciociaria: Scoprite dove mangiare al chiaro di luna in questa incantevole regione. Vi presenteremo i migliori ristoranti e le esperienze culinarie uniche che offrono sapori autentici sotto le stelle. Tour Intorno a Fondi e la Terra Pontina: Un itinerario che vi porterà alla scoperta delle bellezze naturali e culturali di Fondi e della Terra Pontina, con tappe imperdibili per gli amanti della natura e della storia. Percorso sul Vino Bianco e Rosè: La sommelier ci guiderà in un viaggio sensoriale attraverso le migliori etichette di vini bianchi e rosati, esplorando le cantine più rinomate e raccontando le storie dei produttori. Anagni e la sua Storia: Un approfondimento sulla città dei Papi, esplorando i monumenti, le tradizioni e le storie che hanno reso Anagni un luogo di grande importanza storica e culturale. Ricette Stagionali: Tante ricette innovative e tradizionali che celebrano la stagionalità e la qualità degli ingredienti. …

psyche di fausto russo

Il cibo: una scusa per assaporare lentamente il mondo

Il cibo: una scusa per assaporare lentamente il mondo Introduzione In questa prima puntata di Psyche, ci immergiamo in una conversazione unica sul cibo con il dottor Fausto Russo, psichiatra e acuto analista della comunicazione. Attraverso il suo sguardo esperto, esploriamo il cibo non solo come sostanza nutritiva ma come chiave di volta per interpretare la vita e le sue sfumature più profonde. Il dottor Russo, con la sua penna affilata e la profonda comprensione dell’animo umano, eleva le pagine di D’O, offrendoci un viaggio sensoriale che va oltre il gusto, toccando il cuore e la mente. Preparatevi a essere sorpresi e ispirati da una visione del cibo che cambierà il modo in cui pensate all’atto di mangiare. Buon ascolto Il cibo: una scusa per assaporare lentamente il mondo Con un’aria di sacralità come quella delle chiese, i supermercati moderni ospitano clienti assorti e confusi, catturati da scaffali che provocano e quasi sfidano la gente a misurarsi con i loro desideri. In quella folla che si ammassano, sembra di vedere fedeli che celebrano i loro riti di devozione, in preghiera dinanzi al mistero e all’abbondanza di ogni tipo di cibarie. Si cercano e si ammirano, con aspettative rassicuranti, i prodotti a km zero, si corteggiano, con curiosità e con ricercatezza esibizionistica, i prodotti più esotici. Laddove l’integrazione tra gli umani provenienti da mondi diversi stenta ad avvenire, quella tra cibi locali ed esotici, invece, avviene con molta naturalezza e gustoso compiacimento. Il comportamento dei clienti, che immediatamente balza agli occhi, è il loro essere religiosamente fermi davanti ai carrelli e, poi, il mostrare enorme attenzione e concentrazione nel leggere le tabelle con la composizione degli alimenti. Volta per volta, vengono presi in esame ingredienti, valori nutritivi, provenienza delle materie prime, cosicché la percentuale di quello zero virgola in più o …

Sussurri del vino di Sara Sepahi

I sussurri del vino di una sommelier

I sussurri del vino di una sommelier Un inno alla passione e alla scoperta attraverso gli occhi di un sommelier Il mestiere del sommelier si colloca all’incrocio tra scienza e arte, richiedendo una profonda conoscenza tecnica unita a una sensibilità quasi poetica per i sapori, gli aromi e le storie che ogni bottiglia racchiude. Questa professione, tuttavia, va oltre la semplice degustazione e presentazione di vini; è un viaggio incessante alla scoperta di terroir sconosciuti, di varietà di uva antiche e moderne, e delle infinite sfumature che il processo di vinificazione può rivelare. Diventare sommelier significa imbarcarsi in un percorso di formazione continua, dove chimica, agronomia e storia diventano strumenti indispensabili per interpretare e comunicare l’anima di ogni vino. Questo viaggio non è solo professionale ma anche personale, poiché ogni sommelier porta con sé un bagaglio di esperienze, gusti e predilezioni che influenzano profondamente il suo approccio al vino. È un percorso che arricchisce non solo il sapere ma anche l’essere, permettendo di stabilire un legame unico e personale con le proprie selezioni e presentazioni. La capacità di trasmettere questa passione e conoscenza ai clienti, di guidarli attraverso un percorso di scoperta sensoriale, è ciò che distingue un grande sommelier. Nel cuore di questo mondo, fatto di dedizione, studio e passione, nasce l’ispirazione per l’argomento di questo articolo. Riflettendo sulla mia esperienza personale nel settore, ho deciso di focalizzarmi sull’importanza del ruolo del sommelier e su come questa professione abbia arricchito la mia vita, offrendomi una nuova lente attraverso cui esplorare la complessità e la bellezza del mondo del vino. Attraverso queste parole, voglio condividere l’emozione e la gratitudine che provo ogni volta che riesco a percepire l’anima di un vino, distinguendone le sfumature e le storie. Questo è un invito a intraprendere insieme a me questo viaggio straordinario, un …

Il podcast di D'O

Il Podcast dell’Editore

Il Podcast dell’Editore Vi diamo il benvenuto in D’O: uno spazio di condivisione e crescita, dove ogni articolo, immagine e storia è un passo verso orizzonti culturali sempre nuovi. Siete pronti ad intraprendere insieme a noi un viaggio nel “buon gusto”, ricco di scoperte e meraviglie? In questo podcast , vi do il benvenuto a D’O, un crocevia dove l’arte, nelle sue molteplici espressioni, incontra il dialogo e la condivisione si trasforma in un percorso di scoperta. Vi guiderò attraverso le origini di questo progetto editoriale, lungamente meditato, con l’intento di trasmettere con chiarezza la visione che lo anima. Parola all’Editore Sono l’Editore di D’O , qui per guidarvi attraverso le storie e le visioni che animano il nostro nuovo giornale trimestrale. Mi trovo spesso a riflettere sul potere dei simboli e sulle storie che possono raccontare. Questa riflessione mi ha portato a scegliere tre simboli fondamentali che rappresentano l’essenza del nostro giornale: la D, un apostrofo e una O. Ciascuno di questi elementi simboleggia un aspetto cruciale di questo ambizioso progetto che vorrei condividere con ognuno di voi. L’alba di un sogno Inaugurare D’O rappresenta per me l’alba di un sogno che si è lentamente materializzata nel corso degli anni. Questa creazione non è soltanto l’emergere di un nuovo magazine nel panorama editoriale, ma piuttosto l’espressione di un concetto profondo che si radica nel cuore dell’arte in tutte le sue forme. DO La scelta del nome D’O, con il suo richiamo alla prima nota musicale, il “DO”, non è casuale ma riflette l’intenzione di essere all’avanguardia in un viaggio esplorativo che abbraccia l’enogastronomia, la musica, la pittura, il teatro e il cinema. Il concetto chiave è racchiuso nell’indagare: l’atto di cercare, di andare oltre la superficie per scoprire i significati più profondi nascosti dietro le manifestazioni artistiche e culturali. L’arte Ogni forma d’arte, …