Il lago che canta Il lago che canta Un gioiello naturale tra i Monti Lepini Sotto lo sguardo dei Monti Lepini giace, adagiato tra uliveti e campi di grano, il lago di Giulianello , dichiarato Monumento naturale. Questo specchio d’acqua di origine vulcanica – come i più famosi Albano e Nemi – custodisce una rara bellezza naturalistica e una notevole biodiversità. Tra querce, salici ed erbe palustri, numerose specie avicole e ittiche prosperano in un luogo colmo di pace e silenzio, rotto solo dal canto delle cicale in estate, dal fruscio del vento e dai suoni della natura. Un cammino nella natura incontaminata Per conoscerlo bisogna amare camminare. Non si può infatti raggiungere in auto, ma solo attraverso un sentiero che va percorso rigorosamente a piedi, in perfetta comunione con la natura, rispettandone tempi e ritmi. Ma la camminata ripaga vista e cuore quando, al fondo del sentiero, si intravede lo specchio verdeazzurro incastonato come una gemma tra colline ricche di ulivi e interminabili campi dorati, punteggiati dalle balle dopo la trebbiatura. Non è raro trovarvi cavalli al pascolo o anatre che, dopo una tranquilla nuotata, escono dall’acqua per nutrirsi dell’erba dei prati circostanti. La Via Francigena del sud e la strada dei canti Il percorso, inserito nella Via Francigena del Sud, potrebbe definirsi un piccolo cammino culturale. Lungo il sentiero, infatti, si incontrano varie ”stazioni” costituite da cartelli che illustrano la cosiddetta ” Strada dei canti ”. Durante il cammino, frammenti di testi molto antichi accompagnano il viandante alla scoperta della cultura contadina del borgo di Giulianello, anticamente feudo della gens Giulia – la famiglia di Giulio Cesare – ed ora frazione del comune di Cori. I canti della tradizione rurale Questi canti accompagnavano il lavoro nei campi e ne allietavano in parte la fatica. Erano dedicati alla mietitura, eseguita a mano con falcetto; all’amore, per i matrimoni …