Il ciclo della vite: dal riposo vegetativo alla maturazione Il ciclo della vite: dal riposo vegetativo alla maturazione È il verde brillante a dominare l’estensione di ogni vigneto in questo preciso periodo dell’anno. Un verde che cattura e rapisce lo sguardo del fortunato che ha modo di soffermarsi ad ammirare i filari che disegnano e definiscono campi con geometrie quasi perfette, seguendo le sinuosità del territorio . Stiamo assistendo a una delle fasi che costituiscono l’intero ciclo annuale della vite: l’invaiatura . Questo è il momento in cui si definisce l’identità del vitigno , ossia il processo attraverso il quale gli acini assumono progressivamente il colore tipico della varietà, virando verso il giallo (pigmenti flavonici) per i vitigni a bacca bianca oppure verso il rosso (pigmenti antociani) per le varietà a bacca rossa. L’invaiatura L’ invaiatura è preceduta dalla fase di germogliamento, quando compaiono le prime foglioline, e dalla fioritura, la fase delicatissima che rischia di essere compromessa da improvvise gelate e forti piogge. Segue l’allegagione, quando si iniziano a notare delle piccole sfere: da ogni fiore nasce un acino d’uva. A seguire, troviamo la maturazione, quando l’uva raggiunge quello che dovrebbe essere un equilibrio perfetto tra zuccheri e acidi, e infine il riposo vegetativo, quando dopo la raccolta dell’uva la vite riduce l’attività linfatica ed entra nel suo riposo ristoratore. Sono vere e proprie fasi vitali, ognuna diversa dall’altra nei tempi e nelle modalità, ma strettamente collegate lungo la linea del tempo scandita dalle stagioni. Il ciclo vitale della vite è un processo miracoloso che si ripete ogni anno, e dove ogni fase rientra in un piano di connessione pura con madre natura che ne regola tempi, modi e caratteristiche. In questo intero processo, che si articola dalla ripresa vegetativa fino all’entrata nel riposo invernale, fondamentali sono alcuni fattori che determinano la conseguente qualità dell’uva, come ad …