Alla scoperta della Ciociaria: da Fiuggi a Campo Staffi
Alla scoperta della Ciociaria: da Fiuggi a Campo Staffi
Da Fiuggi a Campo Staffi, un viaggio tra storia e natura
C’è una terra nascosta tra le dolci curve dell’Italia centrale, un luogo dove il tempo scorre lentamente e la natura sembra abbracciare ogni cosa. È la Ciociaria, territorio di antiche tradizioni, dove il passato dialoga con il presente e il visitatore può immergersi in una storia secolare, circondato da paesaggi incantevoli. Partiremo da Fiuggi, una delle località più rinomate e amate della zona, per poi addentrarci in un percorso che, attraversando gli Altipiani di Arcinazzo e i borghi arroccati di Trevi nel Lazio e Filettino, ci condurrà fino alle vette dei Monti Simbruini, nel cuore di Campo Staffi. Un viaggio che unisce storia, cultura, natura e un tocco di avventura, perfetto per chiunque desideri esplorare l’anima autentica di questa terra.
Fiuggi conosciuta per le sue acque termali
Fiuggi, il punto di partenza di questa avventura, è conosciuta soprattutto per le sue acque termali, acclamate fin dall’antichità per le loro proprietà curative. Ma ciò che molti non sanno è che Fiuggi non è solo una meta per chi cerca relax e benessere, bensì un vero gioiello storico. Arrivando in città, lo sguardo si perde tra i grandi alberghi in stile liberty che costeggiano il parco delle terme, dove illustri visitatori come Michelangelo e Bonifacio VIII un tempo venivano a cercare sollievo. Ma per cogliere davvero l’essenza di Fiuggi, bisogna salire verso Fiuggi Vecchia, il borgo medievale che domina la città moderna. Le sue stradine acciottolate, le case in pietra e le piccole piazze offrono scorci da cartolina. Qui il tempo sembra essersi fermato. Passeggiando tra le viuzze strette, si percepisce un’atmosfera senza tempo, con ogni angolo che racconta storie di antichi mestieri e tradizioni che ancora oggi sopravvivono.
Altipiani di Arcinazzi
Lasciando Fiuggi alle spalle e dirigendoci verso nord-ovest, il paesaggio inizia a cambiare. Le dolci colline lasciano il posto a boschi rigogliosi e la strada inizia a salire. Si arriva così agli Altipiani di Arcinazzo, un vasto altopiano che si apre all’improvviso, incorniciato da montagne e foreste. Questo è un luogo che sorprende per la sua bellezza selvaggia e l’aria frizzante di montagna. Gli Altipiani, situati a circa 850 metri di altitudine, sono conosciuti come meta di villeggiatura estiva grazie al loro clima fresco e rigenerante, ma hanno anche un’importanza storica non indifferente. È qui che l’imperatore romano Traiano scelse di costruire una delle sue residenze di campagna, i cui resti imponenti sono ancora visibili. Passeggiando tra i ruderi della Villa di Traiano, si riesce quasi a immaginare lo sfarzo di quella che doveva essere una delle dimore più lussuose dell’impero, immersa in una natura maestosa.
Gli Altipiani offrono oggi numerose opportunità per chi ama la natura e le attività all’aria aperta. Durante i mesi estivi, i prati verdi e le foreste circostanti diventano il luogo ideale per escursioni a piedi, a cavallo o in mountain bike. Il silenzio dei boschi è rotto solo dal canto degli uccelli e dal rumore delle foglie mosse dal vento. È un luogo perfetto per rigenerare corpo e mente prima di proseguire il viaggio verso i Monti Simbruini.
Trevi nel Lazio
La tappa successiva ci conduce a Trevi nel Lazio, un borgo che appare quasi all’improvviso, arroccato su una collina che domina la Valle dell’Aniene. Trevi è uno di quei luoghi che sembra uscito da un racconto medievale. Le sue strade strette e tortuose, le case costruite in pietra calcarea e l’imponente Castello Caetani (leggi a pag. 18). Questo è il cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, una delle aree protette più estese del Lazio, dove la natura è rimasta pressoché intatta.
Trevi è anche il punto di partenza per numerosi percorsi naturalistici che si snodano tra i monti e le valli del parco. Uno dei più suggestivi è il sentiero che conduce alle sorgenti del fiume Aniene, un luogo incantato dove l’acqua limpida sgorga dalle rocce formando piccole cascate. Questo è uno dei tratti più amati dagli escursionisti e dai ciclisti, soprattutto durante i mesi estivi, quando il caldo nella valle diventa opprimente e il fresco dei boschi di Trevi offre un rifugio naturale.
Filettino il comune più alto del Lazio
Proseguendo il nostro viaggio, ci dirigiamo verso Filettino, il comune più alto del Lazio, situato a oltre 1.000 metri di altitudine. Giungere a Filettino significa immergersi completamente in un’atmosfera montana. Il borgo, che conserva ancora molte delle sue tradizioni antiche, è circondato da una natura rigogliosa, dove si alternano boschi di faggi e abeti. Qui, la vita scorre tranquilla, e gli abitanti accolgono i visitatori con il calore tipico di queste terre. La gastronomia locale è un altro punto di forza di Filettino: tra i piatti tipici, spicca la zuppa di orapi, preparata con un’erba spontanea che cresce nei prati circostanti.
Da Filettino partono numerosi percorsi escursionistici e cicloturistici che conducono fino a Campo Staffi, meta ideale per chi ama l’avventura. Situata a circa 1.800 metri di altitudine, Campo Staffi è una rinomata stazione sciistica durante l’inverno, ma durante l’estate si trasforma in un vero paradiso per gli amanti della montagna. I boschi dei Monti Simbruini offrono sentieri panoramici che si snodano tra vallate, radure e vette rocciose, regalando vedute mozzafiato su tutta la valle. È qui che si organizzano numerosi percorsi in mountain bike fino a metà settembre, che permettono di esplorare l’intera area tra Lazio e Abruzzo, attraversando confini invisibili tra regioni e immergendosi in una natura selvaggia e incontaminata.
Da Trevi nel Lazio a Filettino
Uno dei percorsi più apprezzati è il Grande Anello del Faito, che collega Trevi nel Lazio a Filettino, passando per la valle delle sorgenti dell’Aniene. È un sentiero impegnativo, ma ricco di soddisfazioni: tra salite e discese ripide, si attraversano luoghi di una bellezza straordinaria, dove la natura regna sovrana e il silenzio è rotto solo dal suono del vento che soffia tra gli alberi. Al termine del percorso, giunti a Campo Staffi, ci si trova circondati dalle alte vette dei Simbruini, dove lo sguardo si perde tra le montagne e il cielo azzurro.
Questo viaggio tra Fiuggi e Campo Staffi non è solo un itinerario turistico: è un’immersione nella vera anima della Ciociaria, una terra che sa accogliere e affascinare chiunque abbia il desiderio di scoprirla. Dai borghi medievali ai sentieri immersi nella natura, dalle sorgenti nascoste alle montagne selvagge, ogni angolo di questo territorio racconta una storia unica, fatta di tradizioni, cultura e bellezze naturali. È un viaggio che resterà nel cuore di chiunque lo intraprenda, un’esperienza che invita a tornare, ancora e ancora, per scoprire nuovi scorci e vivere nuove emozioni.
Alla scoperta della Ciociaria: da Fiuggi a Campo Staffi