Percorso del Cesanese
Dettagli del percorso
Buona tavola, tanta storia e natura rigogliosa. Questi i tre ingredienti del nostro itinerario sulla “Strada del Cesanese”.
Piccola presentazione del Cesanese
Il vitigno Cesanese autoctono del Lazio e bacca rossa, nasce ad Affile, un piccolo borgo di montagna ad est di Roma a pochi chilometri dai Monti Simbruini e dalla Valle dell’Aniene. Coltivato in questi luoghi da secoli, costituisce un patrimonio prezioso, che la tradizione popolare fa risalire ai tempi dell’antica Roma, quando i coloni romani, sedotti dall’ottimo clima, si dedicarono ad un’intensa opera di disboscamento per fare spazio a splendidi vigneti.
Piccola presentazione dell’olio
I territori del cesanese, in particolare quello di Paliano, danno la possibilità di produrre un ottimo olio extravergine di oliva, ottenuto dalla coltivazione dell’antichissima Cultivar Rosciola, una qualità nobile di oliva da spremitura praticamente quasi estinta nel resto del centro Italia. L’olio ha un profumo fruttato intenso, al gusto è armonico, con un piacevole retrogusto amaro-piccante.
L’Olio di Rosciola è utilizzato persino nella preparazione di un delizioso gelato!
Anagni
Il tour ha inizio da Anagni, una delle città medioevali più importanti della storia d’Italia. Sacra agli Ernici e ai Romani, nel Medioevo essa fu dimora stabile di numerosi pontefici che la ritenevano più salubre e facilmente defendibile di Roma.
Scomuniche, canonizzazioni, crociate furono decise dai papi anagnini, Innocenzo III, Gregorio IX, Alessandro IV e Bonifacio VIII, facile quindi capire come la città sia stata per tre secoli protagonista indiscussa dei fatti più salienti della storia medioevale europea, fino al 7 settembre del 1303 quando Bonifacio VIII fu imprigionato e schiaffeggiato nel suo palazzo, mettendo così termine al lungo periodo d’indipendenza del papato iniziato con Innocenzo III.
Il Palazzo Comunale, il Palazzo di Bonifacio VIII, la Cattedrale e il suo Museo rappresentano alcuni dei più importanti monumenti dell’arte medioevale italiana che affascinano studiosi e turisti per la storia che evocano, per la bellezza e la preziosità dei tesori che vi si conservano.
Gioiello indiscusso di Anagni è la cripta della cattedrale definita da monsignor Ravasila “Cappella Sistina del Medioevo, per elevato contenuto spirituale. Gli affreschi che occupano una superficie di 540 mq rappresentano la storia della salvezza dell’uomo dalla sua origine al suo giudizio”.
Una sosta golosa in città è d’obbligo e quindi vi consigliamo di assaggiare il famoso panpapato, la cui forma ricorda senza dubbio la forma della papalina.
Composto da mandorle, nocciole, pinoli, pepe, cannella, noce moscata, canditi, ricavati anche dalla buccia di arance o cedro, il tutto impastato con o senza cacao, miele, farina, mosto cotto d’uva e cotto al forno a legna.